Individuati mandanti ed esecutori delitto camorra di … – 2

OTT 18, 2016 -

Napoli, 18 ott. (askanews) – Per gli inquirenti, l’omicidio del vigile urbano di San Cipriano D’Aversa Antonio Diana, all’epoca dei fatti trentenne, scaturì dalla feroce contrapposizione, e dal conseguente scontro armato, di opposte fazioni del clan dei casalesi. Quella risultata vincente era guidata dalla triade composta da Sandokan (al secolo Francesco Schiavone), da Cicciotto ‘e mezzanotte (Francesco Bidognetti) e da ‘o Fuggiasco (Vincenzo Falco). Quella “militarmente decimata” – scrive il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli – era composta da affiliati rimasti fedeli alla famiglia Bardellino ed era guidata da nipote del capofamiglia, Capacchione (al secolo Antonio Salzillo) alleato a sua volta con l’Evraiuolo (Sebastiano Caterino) e con ‘o Cucchiere’ (Luigi Venosa). L’assassinio di Antonio Diana, secondo il Gip venne deciso in segno di vendetta per l’omicidio di Michele Russo perché il vigile avrebbe svolto in questa esecuzione il ruolo di “specchiettista”.