Povertà, Zaia: Stato investe 4 mld per immigrati e 1 per italiani

"Paese rischia una guerra tra poveri"

OTT 17, 2016 -

Venezia, 17 ott. (askanews) – “I dati sono equivocabili: il nostro paese rischia di imboccare la strada di una insostenibile e deleteria ‘guerra tra poveri’. Come possiamo permetterci di spendere 35 euro al giorno per accogliere decine di migliaia di immigrati, quando agli sportelli e alle mense della Caritas del sud, ma spesso anche del centro-nord, due utenti su tre sono italiani?”. Il presidente del Veneto Luca Zaia commenta così i dati del rapporto annuale Caritas diffusi oggi, in concomitanza con la Giornata mondiale contro le povertà.

“Voglio evitare pregiudizi o condizionamenti ideologici di presunto razzismo – premette il governatore del Veneto – ma porre una questione politica fondamentale per la sopravvivenza non solo del nostro welfare, ma delle basi della convivenza civile. Ci sono 4,6 milioni di italiani che non raggiungono nemmeno il reddito minimo di sostentamento, il numero di poveri in Italia è raddoppiato negli ultimi 8 anni, e tra questi – ci dice la Caritas – cresce il numero dei giovani rispetto agli anziani; la crisi economica ha falciato milioni di posti di lavoro, infoltendo la schiera dei disoccupati. Solo il ‘ricco’ Veneto ne conta 170 mila. Se questo è lo scenario, come può un Paese civile dimenticarsi dei propri poveri e investire 4 miliardi del proprio bilancio per accogliere i migranti e ‘solo’ un miliardo per contrastare povertà ed emarginazione tra i propri cittadini? Forse che i disoccupati e i poveri del Sud dell’Italia valgono meno, agli occhi del governo, di chi proviene dall’altra sponda del Mediterraneo?”.(Segue)