Amianto a Pirelli, perito: nessun controllo su rischio amianto

La consulente: "Tutti gli imputati erano nella governance"

OTT 17, 2016 -

Milano, 17 ott. (askanews) – I manager a capo di Pirelli tra gli anni Settanta e Ottanta non hanno messo in atto quelle “procedure di controllo, pianificazione e gestione” necessarie per scongiurare “il rischio amianto” e garantire la “messa in sicurezza dalla sostanze nocive” negli stabilimenti milanesi di Viale Sarca e Via Ripamonti. E’ quanto emerge dalla perizia redatta da Alessandra Ungaro, la commercialista ed esperta di revisioni contabili ascoltata oggi nell’aula del processo milanese che vede 9 ex manager di Pirelli imputati per 28 casi operai deceduti o rimasti lesionati dalla presenza di amianto all’interno dei due stabilimenti milanesi.

La perizia sull’organigramma societario di Pirelli era stata disposta dal Tribunale di Milano ad aprile scorso per accertare chi, tra i 9 imputati, ricoprisse all’epoca dei fatti incarichi di responsabilità nei tre rami d’azienda (Pirelli Cavi, Pirelli Accessori Industriali e Pirelli Pneumatici) che gestivano i due stabilimenti milanesi. Dalla consulenza è emerso gli tutti i 9 ex amministratori finiti sotto processo a Milano erano presenti “nella governance delle società di gestione dei siti e dei rami d’azienda”.

(segue)