Roma, Comitato chiede a Comune sgombero ex Baobab in via Cupa

"Municipio e Prefettura per lo sgombero, manca solo il Comune"

SET 27, 2016 -

Roma, 27 set. (askanews) – I comitati cittadini che si oppongono alla permanenza dei migranti in via Cupa dopo lo sgombero del Centro Baobab, alzano il tiro e in una nota chiedono al Comune di unirsi a Municipio e Prefettura per effettuare lo sgombero delle persone ancora accampate in strada. “I cittadini – si legge in una nota – hanno avuto un lungo colloquio chiarificatore con la Capo di Gabinetto del Prefetto e il Consiglio del Secondo Municipio ha approvato un documento che chiede l’allontanamento immediato dei migranti da Via Cupa”.

Comitato Cittadini Stazione Tiburtina denuncia che: “come è ormai evidente la situazione è sfuggita di mano nell’accampamento abusivo. Saltata la trattativa col Comune di Roma per avere la concessione in via emergenziale di un immobile gli attivisti hanno ammassato in Via Cupa ancora più migranti”. “Numeri ingestibili, dicono sulla loro pagina – continuano frontali dal Comitato – al chiaro scopo di riacquisire potere contrattuale e di riaprire il tavolo. La Prefettura fortunatamente ha capito benissimo la strategicamente a di questi traslocatori di migranti ed è solo in attesa di un’intesa col Comune per la soluzione definitiva a questo scempio che sta rovinando la vita a residenti e commercianti di zona”.

“Una nota felice per i cittadini – a detta della nota – arriva anche dal Municipio dove l’intero Consiglio a maggioranza Pd approva un documento in cui si chiede l’allontanamento immediato dei migranti, segno che questa strategia emergenziale messa in atto sulla pelle dei cittadini ha superato il limite e non fa più breccia neanche a sinistra. Lo sgombero si potrebbe fare domani, infatti non esiste il problema di dove metterli. Dalle identificazioni è emerso infatti che tutti i migranti hanno già dei centri a cui sono stati assegnati ma guidati da una mano invisibile che chiamiamo per convenzione Baobab anziché andare nei centri attrezzati e autorizzati dove avrebbero le cure, un letto e un tetto sulla testa finiscono a Via Cupa a dormire per terra col ruolo di contrappeso nella trattativa per la concessione di un immobile”. Come cittadini, concludono dal Comitato “ringraziamo tutte le forze politiche e i comitati che si sono spesi a tutela dei diritti dei cittadini, l’auspicio è che alla soluzione definitiva si arrivi in fretta visto che già oggi le attività commerciali della zona hanno chiuso o stanno chiudendo e i cittadini sono pronti a lasciare le proprie case per trasferirsi in altri quartieri”.