Area Expo sarà parco scientifico, primi cantieri tra 2017 e 2018

Il 53% sarà a verde, ma diffuso e non concentrato in una parte

SET 15, 2016 -

Milano, 15 set. (askanews) – Un grande Parco della scienza, del sapere e dell’innovazione che includerà però anche impianti sportivi, negozi e abitazioni. E’ questa la vocazione del milione abbondante di metri quadri sui quali è stata allestita l’Esposizione universale del 2015. A metterla in chiaro è stato l’amministratore delegato di di Arexpo, Giuseppe Bonomi, secondo il quale la società che possiede i terreni è diventata ormai uno sviluppatore immobiliare a tutti gli effetti.

Uno dei punti emersi dai primi mesi di lavoro è che il vincolo di destinare a verde più della metà dell’area sarà certamente rispettato, ma senza concentrare le piante da una parte e gli immobili dall’altra. “Sarà invece nel suo insieme un parco diffuso. – ha spiegato Bonomi – È una visione unitaria, anche perché partiamo da un patrimonio paesaggistico straordinario. Questo sarà un parco, della scienza, del sapere e dell’innovazione, nel contesto del quale saranno insediate funzioni pubbliche e private che potranno generare redditività”.

Di certo, ha aggiunto Bonomi, una parte molto rilevante l’avranno “due focus già molto definiti” come Human Technopole e il trasferimento della facoltà scientifiche della Statale “che imprimono già all’area due funzioni importanti. Certamente non ci aspettiamo che porteranno in modo diretto grande redditività alla società, di certo non basterà a far rientrare su investimenti come acquisizione aree, ma saranno elementi di attrazione di grandi investimenti privati che ci porterà a un piano industriale con l’obiettivo della sostenibilità economica. Se si aggiungesse anche l’Ema, l’agenzia europea del farmaco, sarà ancora più marcata una certa vocazione dell’area”.

D’altra parte lo dimostra la trentina di manifestazione d’interesse da parte di alcune aziende farmaceutiche e multinazionali tecnologiche che per l’ad “sono motivate dalla grande determinazione mostrata sul progetto” guidato dall’Iit di Genova. Nel frattempo Arexpo ha esaminato la storia di 535 parchi tecnologici di tutto il mondo ed elaborato un documento di 300 pagine che sarà oggetto nelle prossime due settimane di un confronto con le principali associazioni e organizzazioni di categoria del territorio lombardo e presentato a metà novembre all’assemblea che formalizzerà l’ingresso del governo con un aumento di capitale sottoscritto solo da Palazzo Chigi.

Le tappe successive saranno la scelta “entro ottobre” con una gara internazionale dell’advisor che scriverà il masterplan. Il documento di pianificazione sarà pronto entro il 2017 e l’apertura dei primi cantieri, magari per il semplice adeguamento di edifici esistenti come le stecche di servizio di Expo, è prevista tra il 2017 e il 2018. La conclusione dell’operazione di sviluppo dell’intera area è attesa “realisticamente nell’arco di un decennio”.