Il Consiglio Fvg dice no al referendum province Friuli e Trieste

Dichiarato inammissibile con 25 voti

LUG 5, 2016 -

Trieste, 5 lug. (askanews) – Nemmeno il referendum propositivo per un diverso assetto della Regione Friuli Venezia Giulia ha ottenuto l’avallo del Consiglio regionale. Sono stati infatti 25 i no all’ammissibilità (Pd, Cittadini e Sel), mentre a favore si sono espressi in 20 (FI, M5S, Ncd, FdI/AN, AR, GM e LN).Sono molteplici le criticità di carattere giuridico sulla proposta di referendum propositivo che chiede un diverso assetto istituzionale del Friuli Venezia Giulia, con due Province – Friuli e Trieste – dotate di capacità legislativa sul modello di Trento e Bolzano in Trentino-Alto Adige. Proposta sostenuta da 885 firme che, non avendo ottenuto parere unanime da parte dell’Ufficio di presidenza, è stato sottoposto all’attenzione dell’Aula del Consiglio regionale.Un referendum propositivo, in analogia a quanto disposto per quello abrogativo, non può avere a oggetto un testo di legge sostanzialmente costituzionale, come nel caso in esame. Non possono essere sottoposte a referendum, inoltre, singole disposizioni di legge connesse al funzionamento degli organi statutari della Regione e alcuni punti della proposta riguardano proprio il funzionamento di questi organi: Consiglio regionale, presidente della Regione, Giunta regionale. La proposta di referendum incide anche sulla materia della variazione delle circoscrizioni provinciali, che per legge è espressamente esclusa da consultazione referendaria.Vi è un’ultima osservazione: il modificato assetto istituzionale del Friuli Venezia Giulia comporterebbe anche la modifica dell’articolo 116 della Costituzione.Queste le ragioni alla base dei no, mentre tra i sostenitori del sì, oltre a chiedere il pronunciamento popolare considerato la più alta espressione della democrazia, taluni ritengono si tratti di un’occasione unica per modificare l’assetto della regione e dar corso a una richiesta che da anni proviene da diversi ambienti del FVG.