A Napoli nasce il Museo della Pace, anche tributo a Pino Daniele

Raccolta di ricordi e cimeli del bluesman scomparso nel 2015

GIU 28, 2016 -

Napoli, 28 giu. (askanews) – Chitarre di ogni foggia e di ogni colore, ma anche video, fotografie, amplificatori, strumenti delle sale di registrazione, dischi, spartiti musicali, nastri originali di provini, ma anche la ricostruzione del suo camerino e persino il suo diploma di maturità e una cartolina della sua prima Comunione. C’è questo e tanto altro nel percorso Pino Daniele Alive, dedicato al grande artista scomparso nel gennaio 2015 e inserito nel Museo della Pace-Mamt (Mediterraneo, Arte, Architettura, Archeologia, Ambiente, Musica, Migrazioni, Tradizioni, Turismo) realizzato negli storici locali dell’ex Grand hotel de Londres di Napoli, in piazza Municipio, a due passi dalla stazione metropolitana disegnata da Alvaro Siza e dal porto crocieristico.Nelle sale allestite al secondo piano dell’edificio, è possibile rivivere in modo la vita e la musica del bluesman. Un percorso da fare rigorosamente senza telefonini e senza macchine fotografiche per “lasciare il posto alle emozioni e alle sensazioni”. Nel silenzio delle stanze dipinte di bianco, intervallate soltanto da drappi di velluto nero, i fans e gli appassionati potranno omaggiare il musicista ripercorrendo il suo percorso artistico, dagli esordi fino alla sua prematura scomparsa. Musica, ma anche filmati inediti e fotografie private che ritraggono l’artista con personaggi del mondo della cultura di ogni latitudine.”Il progetto è nato insieme a Pino – ha detto il figlio Alessandro in conferenza stampa a Napoli – in occasione del Premio Mediterraneo. Mio padre era in linea con le idee del museo della Pace e aveva in mente di realizzare un festival del Mediterraneo nel porto di Napoli. Avevo dei suoi scritti e so quello che voleva. E conservo anche gli appunti relativi al concerto, al quale stiamo lavorando e che speriamo si faccia nel 2017″. “L’esigenza di mio padre era confrontarsi con le nuove generazioni e – ha proseguito – ha sempre cercato di fare delle evoluzioni con le sue canzoni. In questo progetto tireremo dentro proprio i giovani e avvieremo collaborazioni anche con i conservatori e con il ministero dell’Istruzione”. (segue)