Thyssen, pg: “Annullare le condanne”. Parenti vittime: ‘Venduti!’

Chiesto un nuovo processo d'appello per il rogo del 2007

MAG 13, 2016 -

Roma, 13 mag. (askanews) – Annullare con rinvio la sentenza d’Appello bis sul processo per il rogo nello stabilimento della ThyssenKrupp di Torino, in cui morirono 7 operai la notte del 5 dicembre 2007, e rideterminare le pene per tutti gli imputati con un nuovo processo d’appello da celebrare in un’altra sezione della Corte d’Assise d’appello di Torino. E’ la richiesta formulata dal sostituto procuratore generale della Cassazione Paola Filippi, al termine della sua requisitoria davanti alla IV Sezione Penale della Corte. La richiesta è stata accolta con le urla dei parenti delle vittime, che appena usciti dall’aula hanno gridato “venduti!”.

“Quando vedono Coppi si vendono”, ha esclamato in particolare una parente di uno degli operai morti, riferendosi all’avvocato Franco Coppi, difensore di uno degli imputati.

Filippi, nello specifico, ha chiesto che la IV Sezione penale della Cassazione annulli con rinvio la sentenza d’Appello bis per una nuova determinazione della pena in relazione al reato di omicidio colposo plurimo per l’amministratore delegato Harald Espenhahn, per i dirigenti Marco Pucci e Gerald Priegnitz, per il membro del comitato esecutivo dell’azienda Daniele Moroni e per il responsabile della sicurezza Cosimo Cafueri. Per i soli Espenhahn, Priegnitz, Moroni e Pucci ha chiesto poi che la condanna venga annullate con riderminazione della pena anche per bilanciare le attenuanti generiche.

“Quanto dobbiamo aspettare ancora per avere giustizia?”, ha esclamato non appena uscita dall’aula al termine della requisitoria la sorella di uno degli operai morti nel rogo del 5 dicembre 2007.

Se le richieste del pg venissero accolte si dovrebbe celebrare un terzo processo di appello davanti a una nuova sezione, per un nuovo giudizio con ulteriori sconti di pena.