Approvato il bilancio 2015 di Cassa del Trentino

"Si conferma la bontà del modello"

MAG 5, 2016 -

Trento, 5 mag. (askanews) – L’assemblea degli azionisti di Cassa del Trentino S.p.A. ha esaminato e approvato il bilancio 2015, che si è chiuso con un utile netto di 6,6 ?/mln, in crescita rispetto all’esercizio precedente del 18,7% (5,6 ?/mln).Sotto il profilo economico, a fronte di una lieve riduzione del margine d’interesse di 0,4 ?/mln rispetto all’esercizio precedente (-2,6%), generato dalla crescita degli interessi attivi (+ 1,6%) inferiore alla crescita degli interessi passivi (+ 2,8%), si è registrata una variazione positiva di 0,1 milioni di Euro (+0,6%) del margine di intermediazione (pari a 16,6 ?/mln), principalmente attribuibile agli utili da cessione delle azioni Intesa Sanpaolo S.p.A., ex partecipazione Banca di Trento e Bolzano S.p.A. per Euro 847.728.In diminuzione le spese amministrative di circa 21mila euro (-0,7%) rispetto al 2014, imputabile soprattutto ad una diminuzione di circa 73 mila Euro (-3,5%) delle spese per il personale.

Sotto il profilo patrimoniale, l’attivo patrimoniale – pari a 2.421 ?/mln – è rappresentato per il 96% da “Crediti”, di cui il 78% crediti verso la Provincia, il 13% c/c e depositi presso banche, 4% titoli e l’1% mutui verso enti pubblici. Il passivo patrimoniale (debiti e titoli in circolazione) è rappresentato per circa il 58% (1.329 ?/mln) da prestiti obbligazionari (di cui 243 ?/mln sottoscritti da Cassa Depositi e Prestiti) e per circa il 10% (227 ?/mln) da debiti nei confronti della BEI. La restante quota del passivo patrimoniale è rappresentata principalmente da debiti verso la clientela, di cui la quota maggiore è rappresentata dai contributi in conto annualità assegnati dalla Provincia non ancora erogati ai beneficiari (581 ?/mln).Il Patrimonio Netto, compreso l’utile di esercizio pari a 6,6 ?/mln, si attesta al valore di 121,6 ?/mln (119,4 ?/mln nel 2014).

L’andamento dell’esercizio 2015 – si legge in una nota – conferma la bontà del modello “Cassa del Trentino”, basato sul presupposto che fare un’unica operazione di debito, per finanziare centinaia di opere pubbliche, risulta meno costoso che far stipulare a centinaia di Comuni centinaia di singoli mutui (modello “one for all”); ciò anche in relazione al fatto che, avendo Cassa del Trentino un rating superiore non solo a quello dei Comuni, ma anche e soprattutto a quello dello Stato sovrano (due livelli in più, caso difficilmente riscontabile nel panorama internazionale), le condizioni di tasso sono più favorevoli.Nel 2015 il costo del funding per Cassa del Trentino è ammontato all’1,43%, a testimonianza dell’apprezzamento del suo merito del credito da parte degli investitori che, alla ricerca di investimenti di elevata qualità e quindi di emittenti di prestigio, sono stati fortemente interessati alle emissioni di Cassa del Trentino.