Furbetti del cartellino all’Asp di Rossano: scoperti 12 dipendenti assenteisti

Il 50% degli impiegati timbrava e poi si dedicava a attività private

APR 21, 2016 -

Roma, 21 apr. (askanews) – Dipendenti in servizio che, invece,facevano spese dedicandosi ad attività private come portarel’auto dal meccanico o fare lunghe passeggiate sul lungomare.Succede a Rossano, nel Cosentino, dove i finanzieri dellaCompagnia di Rossano, coordinati dalla Procura della Repubblicadi Castrovillari, stanno eseguendo 12 ordinanze di custodiacautelare di restrizione della libertà personale nei confronti dialtrettanti dipendenti pubblici dell’Azienda SanitariaProvinciale di Cosenza, responsabili di reiterate condotte diassenteismo e abbandono del posto di lavoro. I dipendentiassenteisti sono la metà del totale dei dipendenti della Asp diRossano.Dopo 6 mesi di indagini è emerso che il 50% degli impiegatidella struttura sanitaria abbandonava con frequenza quasiquotidiana il posto di lavoro dopo aver registrato la propriapresenza in servizio per fare acquisti presso esercizicommerciali della città, dedicarsi a servizi personali ad esempioper riparare la propria autovettura dal meccanico ovvero perpasseggiate sul lungomare di Rossano. Centinaia di ore lavorativesono state falsamente attestate dai dipendenti come effettuate equindi pagate dall’Ente pubblico per prestazioni mai svolte.Alcuni dipendenti agivano anche in accordo tra loro,scambiandosi reciprocamente il “favore” della timbratura delcartellino, consentendo ai colleghi di arrivare in ritardo inufficio e, in alcuni casi, di non presentarsi sul posto dilavoro. Con pedinamenti e videoregistrazioni sono stati rilevatigli spostamenti e le attività dei pubblici dipendenti nonché leirregolari timbrature dei cartellini presenza.Al termine delle indagini delle Fiamme Gialle rossanesi,coordinate dal procuratore della Repubblica di CastrovillariEugenio Facciolla e dal sostituto procuratore Mariasofia Cozza,il giudice per le indagini preliminari ha emesso 12 ordinanze dicustodia cautelare. 9 dipendenti pubblici sono stati posti agliarresti domiciliari e altri 3 sono obbligati presentarsi ognigiorno alla polizia giudiziaria, tutti accusati di truffa aidanni dello Stato e false attestazioni.Complessivamente gliindagati sono 21, circa la metà del personale che presta ilproprio servizio presso l’Ufficio dell’Azienda locale.Red/Apa/Int9