Infrastrutture, siglato accordo per potenziamento nodo Bologna

Fine dei lavori prevista per il 2021

APR 15, 2016 -

Bologna, 15 apr. (askanews) – Ampliamento in sede sia dell’autostrada A14 che della tangenziale, portandole entrambe a tre corsie, più quella di emergenza, per ogni senso di marcia; completamento e potenziamento delle arterie collegate e realizzazione di opere di mitigazione ambientale, con grande attenzione all’inserimento nel paesaggio circostante. Con un obiettivo preciso: dare una risposta concreta ai problemi di traffico e congestione del nodo di Bologna, punto di interconnessione non solo delle principali direttrici regionali ma anche nazionali (autostrade A1 Mi-Fi; A14; A13).E’ quanto prevede l’Accordo per il potenziamento del sistema autostradale/tangenziale nodo di Bologna, siglato oggi nella sede della Regione Emilia-Romagna dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dal ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Graziano Delrio, dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, dal consigliere delegato alla Mobilità e Infrastrutture della Città metropolitana di Bologna, Irene Priolo, e dal direttore di Società Autostrade per l’Italia Spa (Aspi), Roberto Tomasi.

“Con questa firma si fa un passo in avanti, perché si risolve un problema che sembrava dovesse tenerci bloccati- ha sottolineato il premier, Renzi-. Contemporaneamente, si dà un messaggio all’intero Paese: voi, amministratori e sindaci dell’Emilia-Romagna, con la vostra responsabilità, i valori che avete e il vostro modo di lavorare, siete un punto di riferimento per l’Italia”.”L’Accordo di oggi rappresenta una svolta storica – ha dichiarato il presidente della Regione, Bonaccini-. Sono davvero molto soddisfatto perché avevamo promesso, appena insediati, che opere infrastrutturali che da troppi anni erano in discussione, in questa legislatura le avremmo sbloccate. Di più, avremmo voluto vedere aperti i cantieri. In questo caso da un lato si darà una soluzione al problema del congestionamento di traffico nell’attraversamento del nodo bolognese, uno dei principali a livello nazionale, ma dall’altro si salvaguardano anche 40 km di suolo vergine”.(segue)