Il Consiglio d’Europa dice che in Italia l’aborto è ancora troppo difficile

"Non garantiti i diritti alla salute e alla non discriminazione delle donne"

APR 11, 2016 -

Bruxelles, 11 apr. (askanews) – Lo Stato italiano non fa abbastanza per evitare che l’obiezione di coscienza dei medici anti aborto, garantita dalla legge 194 del 1978, abbia come conseguenza la violazione della Carta sociale europea del Consiglio d’Europa, in particolare riguardo ai diritti alla salute e alla non discriminazione delle donne che vogliono interrompere la propria gravidanza. Lo ha stabilito, oggi a Strasburgo, il Comitato europeo dei Diritti sociali, rispondendo a un reclamo collettivo presentato dalla Cgil. Lo Stato dovrà ora rispondere adottando delle misure correttive.Loc/Int5