Reggia Caserta, C. Conti: da mala gestione alloggi 1,2 mln danni

Affitti più bassi a ex dipendenti e parenti

APR 7, 2016 -

Napoli, 7 apr. (askanews) – “Mala gestio” di alloggi interni al complesso monumentale della Reggia vanvitelliana di Caserta per aver tollerato la permanenza di ex dipendenti o loro parenti in presenza di corrispettivi mensili inferiori ai valori mercato. E’ l’accusa rispetto alla quale sono stati notificati inviti a dedurre al Soprintendente pro-tempore della Soprintendenza di Caserta e a tre dirigenti pro-tempore dell’Agenzia del Demanio – Filiale Campania.

A notificarli sono in queste ore i finanziari di Caserta, al termine di specifici accertamenti condotti su delega di Ferruccio Capalbo, Sostituto Procuratore Generale della Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, diretta dal Procuratore Regionale Tommaso Cottone che hanno quantificato un danno all’erario pari a 1,2 milioni di euro. L’inchiesta svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria Caserta – spiega una nota – ha fatto emergere come le amministrazioni pubbliche coinvolte, Demanio e Soprintendenza, nel corso degli anni, abbiano non solo subito e tollerato la permanenza ‘sine titulo’ in 15 alloggi del “complesso vanvitelliano” di ex dipendenti o di loro parenti ma, soprattutto, permesso agli stessi di corrispondere un importo mensile nettamente inferiore al reale valore di mercato delle locazioni di unità immobiliari con medesime caratteristiche logistico-strutturali, circostanza quest’ultima aggravata ancor di più dalla ubicazione degli alloggi all’interno della Reggia di Caserta, complesso monumentale di indubbio pregio storico, artistico e culturale, nonché inserito nella “World Heritage List” dell’Unesco sin dal 1997″.

(segue)