Roma, 23 feb. (askanews) – Nel tempo della minaccia asimmetrica, l’Intelligence è strumento prioritario e strategico per difendere libertà e democrazia. Rafforzare “un’alleanza strategica tra Sicurezza e Accademia” – come rimarca Marco Minniti, Autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica – vuol dire tracciare il core business di una nuova Intelligence, che racconta vicinanza alle imprese contro attacchi cyber e joint venture con il privato per accrescere la cultura della sicurezza partecipata. Perciò potrebbe essere utile – se non indispensabile – riconoscere l’Intelligence come metodo di studio nelle università italiane. Questo il filo rosso del volume Intelligence e scienze umane. Una disciplina accademica per il XXI secolo, a cura di Mario Caligiuri (Rubbettino editore), che sarà presentato all’Università LUISS “Guido Carli” di Roma, in collaborazione con il Centro di Documentazione Scientifica sull’Intelligence dell’Università della Calabria.
L’appuntamento è per giovedì 25 febbraio, alle ore 9.30, presso l’Aula ‘Silvano Toti’, in Viale Romania 32. Dopo i saluti del Rettore della LUISS, Massimo Egidi, i lavori vedranno l’introduzione di Paolo Boccardelli, Direttore della LUISS Business School. Seguiranno poi gli interventi del curatore del volume, Mario Caligiuri, Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, dell’editore Florindo Rubbettino, del Consigliere di Stato, Carlo Mosca, e di Paolo Scotto di Castelbianco, Direttore della Scuola di formazione del Sistema di informazione per la Sicurezza della Repubblica.
Le conclusioni sono affidate ad Alberto De Toni, Segretario Generale della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e Rettore dell’Università di Udine.
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