Nuovi farmaci e prevenzione, l’epatite C si può sconfiggere

I risultati della campagna di sensibilizzazione "Senza la C"

FEB 15, 2016 -

Roma, 15 feb. (askanews) – Sono quasi 30mila i malati di epatite C curati e, grazie ai nuovi farmaci, con una percentuale di guarigione vicina al 100%, ma la prevenzione resta la cura primaria. E’ quanto emerso stamame a Roma, presso l’Auditorium del Ministero della Salute, dall’incontro-convegno sui risultati della campagna di sensibilizzazione denominata “Senza la C”, promossa per la prima volta da sei associazioni nazionali di pazienti unite dall’obiettivo comune di fare informazione sulle implicazioni derivanti dal contagio dell’epatite C e di sensibilizzare l’opinione pubblica sui comportamenti da adottare per conoscere e prevenire la malattia.

Oggi in Italia le diagnosi di epatite C potrebbero essere circa 300mila, di cui 160-180.000 pazienti eleggibili a un trattamento antivirale, mentre non è possibile quantificare il sommerso; ogni anno si verificano circa 1.000 nuovi casi.

La consapevolezza – uno dei temi cardini del PNEV, il Piano Nazionale per la prevenzione delle epatiti virali da virus B e C del Ministero della Salute – è il primo passo per contenere la diffusione dell’infezione, facilitare la conoscenza delle modalità di diagnosi e l’accesso alle cure. Ed è appunto in quest’ottica, e con l’attesa che le cure possano essere garantite al più ampio numero di persone, che le Associazioni proponenti si sono fatte promotrici della campagna.(Segue)