Mipaaf e min. Giustizia: nessuna depenalizzazione frodi su olio

Aumenta sanzioni amministrative e ne prevede per nuove fattispecie

DIC 15, 2015 -

Roma, 15 dic. (askanews) – “Il testo dello schema di decreto legislativo recante disposizioni sanzionatorie relative all’olio d’oliva non prevede alcuna depenalizzazione in materia di etichettatura e indicazione dell’origine; al contrario, aumenta fortemente le sanzioni amministrative e prevede ulteriori sanzioni per fattispecie nuove, oggi non punite”. Così in una nota congiunta i ministeri della Giustizia e delle Politiche agricole alimentari e forestali intervengono sulle polemiche scatenate dalla notizia dello schema di decreto legislativo “recante disposizioni sanzionatorie per la violazione del regolamento Ue n.29/2012”, firmato dal ministro Boschi e attualmente sottoposto dal Governo a parere parlamentare, che secondo le accuse trasformerebbe in semplici sanzioni pecuniarie le attuali pene di due anni previste per i reati di frode in commercio e per la contraffazione della designazione d’origine.

I due ministeri competenti garantiscono che la “prevalenza della norma penale verrà assicurata, in ogni caso e senza dubbi, anche chiarendo ulteriormente che, nel caso di individuazione di illeciti penali, le sanzioni amministrative non verranno applicate, in attesa degli esiti delle indagini penali”.

“Sarà impegno del Governo – spiegano Mipaaf e ministero della Giustizia – quello di lavorare con le competenti commissioni parlamentari già dalle prossime ore per specificare e rafforzare la prevalenza delle fattispecie penali e il quadro sanzionatorio del decreto affinché possa adempiere alla sua finalità di integrare e irrobustire la ‘legge Mongiello’, e le vigenti norme del codice penale, e per continuare ad assicurare la coerenza con i lavori della Commissione Caselli”.