Indagini su 100 mila conti sospetti IWBank, 13 gli indagati

Omesse le verifiche imposte dalla normativa antiriciclaggio

DIC 3, 2015 -

Milano, 3 dic. (askanews) – Sarebbero circa 100 mila i conti sospetti di IWBank segnalati dall’Unità Informazione Finanziaria di Bankitalia alla Procura di Milano che oggi ha disposto una serie di perquisizioni nelle sedi di Milano, Varese e Brescia della banca on line del gruppo Ubi Banca. Nel registro degli indagati aperto dal pm Elio Ramondini sono stati iscritti i nomi di 13 persone, quasi tutti dirigenti dell’istituto di credito on-line.

L’inchiesta, scattata appunto su segnalazione dei funzionari di Palazzo Koch, riguarda conti correnti opachi e poco trasparenti che, stando a quanto si è appreso in ambienti giudiziari milanesi, sarebbero stati aperti senza rispettare le norme di legge che obbligano di identificare il proprietario del conto stesso e di indicare l’origine delle somme depositate. Requisiti che non sarebbero stati osservati da parte dei funzionari di IWBank, ora accusati di riciclaggio e autoriciclaggio per omesse verifiche sui conti stessi.

Un altro capitolo delle indagini riguarda alcune operazioni di trading on line effettuate da 4 società con sede legale in paradisi fiscali, in particolare alle Bahamas e alle isole Cayman, che avrebbero fatto transitare su conti Iwbank una somma pari a 16 milioni di euro di origine incerta. Tutti i fatti contestati sono relativi all’ultimo biennio.