Caso Shalabayeva, indagati poliziotti e giudice di pace

Parte civile: "Si conferma che avevamo visto giusto"

NOV 26, 2015 -

Roma, 26 nov. (askanews) – Sequestro di persona. Questo il reato che la Procura di Perugia ipotizza al capo dello Sco Renato Cortese, al questore di Rimini Maurizio Improta, ad altri 5 poliziotti già in forza alla Squadra mobile di Roma oltre che al giudice di pace Stefania Lavore per il caso di Alma Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Ablyazov espulsa dall’Italia nel 2013.

Il legale della signora, Astolfo di Amato, ha spiegato: “Noi avevamo denunciato, le indagini hanno evidentemente confermato che avevamo visto giusto, seguiremo sviluppi con attenzione e decideremo se costituirci parte civile”. Il difensore di uno degli indagati ha spiegato: “Ho appreso la notizia da un telegiornale. Sono oggettivamente sorpreso per questa notizia che è stata diffusa con tanta evidenza”.

(Segue)