Ior, rogatoria in Svizzera: pm Roma attende risposta da 2 anni

Gli accertamenti dopo le dichiarazioni del monsignor Scarano

NOV 5, 2015 -

Roma, 5 nov. (askanews) – E’ da oltre due anni che la Procura di Roma ha avviato una richiesta di rogatoria in Svizzera nell’ambito di un accertamento sviluppato dopo le dichiarazioni del monsignor Nunzio Scarano. Ma dopo quella iniziativa gli inquirenti della Capitale non hanno ricevuto risposta. Le verifiche attengono Gianpietro Nattino, presidente di Banca Finnat Euramerica, che non è indagato dai magistrati romani ma dall’Ufficio del Promotore di Giustizia presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano.

Scarano già contabile dell’Apsa, è sotto processo nella Capitale per corruzione e calunnia in relazione al fallito tentativo di rientro in Italia dalla confederazione elvetica di circa 20 milioni di euro riconducibili agli armatori D’Amico.

L’inchiesta dei pm Stefano Rocco Fava ed Elisabetta Ceniccola, viaggia in parallelo con quella che vede l’ex direttore generale dello Ior Paolo Cipriani ed al suo vice Massimo Tulli accusati di abusiva attività di raccolta del risparmio, e non anche per abusiva attività bancaria e abusiva attività finanziaria, così come si era appreso ieri, in relazione all’attività di banca svolta dall’Istituto Opere religiose fino al 2012 senza autorizzazioni.