Spazio, cooperazione interregionale: da domani workshop a Bari

Capone (Puglia): vanno creati dei poli di efficienza

SET 21, 2015 -

Roma, 21 set. (askanews) – Lo spazio è patrimonio e bene, un’occasione per rilanciare l’economia del territorio e investire in ricerca, innovazione, internazionalizzazione. Per vincere la sfida, però, è necessario che le Regioni lavorino insieme creando poli di eccellenza e che le imprese costruiscano tra loro reti efficaci.

Con questo intento la Regione Puglia – Assessorato allo Sviluppo economico, insieme con il Distretto Tecnologico Aerospaziale Pugliese (Dta) e il cluster aerospaziale greco (si-Cluster), ha organizzato a Bari (22-23 settembre) il workshop sul tema “Interregional Cooperation in Space”, che fa seguito ad un primo incontro, tenuto ad Atene lo scorso aprile, finalizzato ad avviare una riflessione sulle possibili aree di cooperazione. La sessione politica del 22 si svolgerà nella sala delle conferenze all’aeroporto di Bari; e la sessione tecnica del 23 presso Sitael, a Mola do Bari.

L’evento regionale, che riunisce rappresentanti di agenzie spaziali, industrie spaziali, Università, istituti di ricerca, Regione e il network Nereus, si divide in due sessioni, politica e tecnica, e rappresenta una piattaforma aperta per condividere opinioni, scambiare buone pratiche, esplorare le possibili aree di cooperazione, a livello regionale, nazionale e internazionale, indagare le opportunità derivanti dall’applicazione delle tecnologie aerospaziali sviluppando nuovi progetti a beneficio di regioni, territori, imprese e cittadini.

“Le tecnologie spaziali – ha detto Loredana Capone, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia – possono migliorare la qualità della vita, rispondere ai nostri bisogni, fornire soluzioni a problemi complessi. In Puglia, per esempio, c’è chi ha elaborato tecnologie spaziali in grado di prevenire malattie cardiovascolari e chi, ancora, ha realizzato un sistema capace di fornire informazioni puntuali e di qualità sulle condizioni del tempo e del mare utili alle guardie costiere, ai diportisti, ai turisti. Abbiamo scelto di essere motore in questa moderna attività investendo nella produzione di nuovi materiali ma anche nella formazione di nuove professionalità e, oggi, non siamo più marginali subfornitori ma leader indiscussi. Da noi si progettano aerei tra i migliori a livello internazionale. Sono oltre 80 le imprese attive nel settore e impiegano circa 6mila lavoratori, inclusi i ricercatori. Nel 2014 il valore delle nostre esportazioni nel mondo è aumentato del 15% mentre in Italia è cresciuto solo del 4,5%”. In quest’ottica la cooperazione tra le Regioni, i distretti, i cluster è fondamentale per una maggiore capacità di utilizzo delle risorse europee. Ancor più perché l’Unione europea investirà nello Spazio, nel corso della programmazione 2014-2020, dodici miliardi di euro, di questi quasi un miliardo e mezzo è destinato all’Italia”.(Segue)