Pranzo slow con contenitori inclusi, arriva “Bello da mangiare”

Domani presentazione con Petrini all'Osteria del Treno di Milano

SET 9, 2015 -

Milano, 9 set. (askanews) – Il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica (Comieco) presenta con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (Unisg)e con Slow Food Editore a Milano, domani alle 11,30 all’Osteria del Treno il progetto “Bello da Mangiare, di contenuto e di contenitore”, catalogo di circa 800 piatti e cibi della tradizione italiana, censiti e analizzati in un database dove i prodotti emersi sono espressione del cibo come contenuto-contenitore.

“Rivestire, proteggere, conservare e abbellire il cibo”, sono le parole chiave dalle quali Comieco. E’ previsto l’intervento del Rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche Piercarlo Grimaldi e del direttore generale Comieco Carlo Montalbetti- mentre le conclusioni sono affidate a Carlo Petrini, presidente di Slow Food. Sarà proiettato un video sulle “raviole al plin” mentre al termine dell’evento un pranzo con proposte della cucina tradizionale, in cui il contenuto della pietanza è racchiuso in un contenitore esso stesso edibile. Introduce Angelo Bissolotti, patron dell’Osteria del Treno, unadelle prime condotte Slow Food a Milano.

“Lo spunto di riflessione – afferma Montalbetti- -è nato dalle analogie tra gli imballaggi naturali che avvolgono alcuni prodotti della tradizione contadina italiana e gli imballaggi cellulosici che l’industria produce per soddisfare la medesima esigenza di conservazione del cibo. Nell’anno di Expo Milano 2015 e in occasione dei 30 anni di Comieco, il Consorzio ha dato incarico all’Unisg e a Slow Food Editore di creare un database ragionato e critico dove la grande bellezza della tradizione gastronomica del Paese trova la sua massima rappresentazione nei cibi in cui contenuto e contenitore partecipano alla realizzazione di piatti”.

“Accade così che un velo di pasta, che avvolge il contenitore di un anonimo ripieno e origini bellezza: un bello gastronomico, anche buono da mangiare”, sottolinea Grimaldi. “Un progetto che ha l’obiettivo di valorizzare i mestieri della vita e quindi i mestieri del cibo, entrambi esempi di come e di quanto i saperi orali e gestuali che attengono al bricolage contadino possano valorizzare al meglio l’universo della cucina. Bello da mangiare rappresenta anche un’inedita base di conoscenza per i professionisti dell’industria dell’imballaggio alimentare e vuole essere lo spunto per realizzare nuovi contenitori, originali e creativi, la cui forma dovrebbe fondare le proprie radici nella tradizione contadina dalla quale i diversi cibi nascono. Soffermarsi sugli aspetti ecologici e di ottimizzazione degli scarti che stanno alla base della realizzazione di contenitori naturali, inoltre, può essere il punto di arrivo interessante per chi oggi produce imballaggi industriali, ma comunque sostenibili. Soprattutto in un paese come l’Italia dove il 60 per cento del packaging nel settore alimentare è realizzato con imballaggi cellulosici.Tra gli oltre 800 prodotti identificati per la ricerca, si è scelto di approfondire lo studio delle raviole al plin delle Langhe. Esempio perfetto di avanzi che tornano a nuova vita, sono costituite da un ripieno, il contenuto, e da un contenitore, la sfoglia di pasta all’uovo fresca tirata a mano o con l’aiuto di una macchina comunque manuale. Le raviole al plin sono anche protagoniste di un video realizzato dall’Unisg e sostenuto da Comieco”.