Roma, Cisal: emergenza salute in tribunale causa caldo

Paola Saraceni: garantire condizioni accellatibili è un obbligo

LUG 13, 2015 -

Roma, 13 lug. (askanews) – Il caldo manda in tilt il tribunale di Roma. Dopo la protesta pubblica dei lavoratori la scorsa settimana oggi il sindacato Cisnal-Fpc scende in campo ed in una nota del segretario generale Paola Saraceni denuncia: “La situazione microclimatica negli uffici giudiziari di piazzale Clodio, a causa delle gravi disfunzioni dell’impianto di climatizzazione (gravemente compromesso) ha raggiunto una situazione di allarme per la salute dei lavoratori, che vi operano, in quanto vengono raggiunte condizioni microclimatiche inaccettabili e temperature eccessive”.

Nella nota della Cisnal si sottolinea come sia “urgente provvedere alla riparazione dell’impianto o a predisporre sistemi mobili di raffrescamento in ausilio o a spostare il personale in aule adeguatamente climatizzate. Si rammenta, altresì, che la situazione è fortemente aggravata dalle temperature estreme esterne anche maggiori di 35 gradi centigradi e dall’effetto serra determinato dalle vetrature continue”. I lavoratori segnalano poi che nei locali delle cancellerie la temperatura oscilla tra i 29 gradi ed i 31, rendendo impossibile il lavoro.

La Saraceni spiega che “il personale in queste condizioni rischia cefalee, disidratazione, incapacità termoregolare e a concentrarsi. L’obbligo di garantire condizioni microclimatiche accettabili è normato dal legislatore dal D.lgs 81/08 ed è incarico al datore di lavoro e ai dirigenti che devono agire sia sugli impianti che sugli strumenti organizzativi. La norma è sanzionata penalmente in quanto tale materia intacca fortemente sulla salute e sicurezza dei lavoratori”.