Università, Fassino: inaccettabile contestazione a Caselli

L'ex magistrato: "Intimidazioni incompatibili con democrazia"

MAR 11, 2015 -

Torino, 11 mar. (askanews) – “È inaccettabile che non sia consentito il dialogo in una libera università. Lo scambio di opinioni, anche profondamente divergenti, è alla base della democrazia. Mi auguro che la lezione del procuratore Giancarlo Caselli possa essere ricalendarizzata al più presto e che tutti siano pronti a sostenerne lo svolgimento”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Torino, Piero Fassino, in relazione all’incontro sulla legalità e la lotta alla mafia programmato da Caselli all’Università di Firenze e poi annullato in seguito alle proteste di alcuni gruppi studenteschi. L’ex procuratore di Torino infatti aveva rinunciato a partecipare all’incontro promosso da Sinistra Universitaria e Libera in vista della Giornata della memoria a causa del presidio annunciato dal Collettivo Scienze Politiche di Firenze, che lo hanno accusato tra l’altro di essere un “torturatore” in relazione all’inchieste sui No Tav.

Nell’annunciare il suo forfait, il magistrato oggi in pensione, aveva scritto con amara ironia su La Stampa: “ho capito alcune cose che mi erano sfuggite . Contrastare fino a sconfiggere i criminali delle Brigate rosse e di Prima linea che hanno insanguinato l’Italia è stata cosa riprovevole, da condannare con infamia. Perché in realtà, rivela il Collettivo, non si trattava di fermare assassini spietati ma di ‘reprimere i movimenti sociali di operai, studenti e contadini che rivendicavano un cambiamento rivoluzionario verso una società più giusta”. “Credevo – prosegue il magistrato – chiedendo volontariamente di essere trasferito da Torino a Palermo dopo la morte di Falcone e Borsellino, di aver contribuito a salvare la democrazia, ottenendo risultati importanti”.(Segue)