Papa Francesco intervistato da giornale baraccopoli Buenos Aires

Narcotrafficanti, elezioni, dissenso di chi lo circonda, fede

MAR 10, 2015 -

Città del Vaticano, 10 mar. (askanews) – A due anni dalla sua elezione come successore di Pietro, Papa Francesco rilascia una nuova intervista a tutto campo. A pubblicarla non è qualche influente testata di rilevanza internazionale, ma “La Carcova News”, un giornale di una Villa Miseria di Buenos Aires, una delle tante baraccopoli della capitale argentina.

L’idea dell’intervista papale – spiega a Vatican Insider, che riporta ampi stralci dell’intervista, Alver Metalli, ispiratore del “giornale di strada” della Carcova – è nata a gennaio, nel cortile di una cappella, al termine di una processione religiosa e con l’audacia favorita anche da “qualche bicchiere di vino”. Poi il progetto ha preso forma come iniziativa comunitaria, con una griglia di domande selezionate tra gli innumerevoli spunti e interrogativi raccolti tra i circa seicento giovani coinvolti nei campi estivi della parrocchia. Alla fine, materialmente, il sacerdote Pepe Di Paola, figlio spirituale di Jorge Mario Bergoglio ed attivo nelle bidonville, a registrare le risposte del Papa, quando lo ha incontrato a Roma lo scorso sette febbraio.

Molti i temi trattati, tutti concretamente riferiti alla vita nelle baraccopoli, a partire dal problema della droga. Il Papa denuncia il fenomeno come parte di un “sistema”, e parla di “trionfalismo dei trafficanti. Questa gente – dice il Papa – canta vittoria, sente che ha vinto, che ha trionfato. E questa è una realtà. Ci sono Paesi, o regioni, in cui tutto è sottomesso alla droga”. Bergoglio mette in guardia da un uso dei social network che escluda la vita reale (“L’amore virtuale non esiste”).

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