Alfano: foreign fighters pericolosi perché imprevedibili

Per il ministro Interni, distinguere tra chi prega e chi spara

FEB 19, 2015 -

New York, 19 feb. (askanews) – “La pericolosità dei foreign fighters è l’imprevedibilità. E’ cambiato il livello della sfida, è cambiato il livello della risposta e la capacità degli Stati di reagire”. Lo ha detto il ministro degli Interni, Angelino Alfano.

Da Washington DC, dove ieri ha partecipato a un incontro al dipartimento di Stato nell’ambito del summit per la lotta contro l’estremismo violento, il ministro ha spiegato una minaccia pressante giunge anche dai “foreign fighters”, i militanti jihadisti cresciuti in Paesi occidentali che si addestrano in Siria e Iraq e preparano attentati sul suolo domestico.

Sul piano della cooperazione per la sicurezza, Alfano ha proposto di creare delle squadre multinazionali per scambiare informazioni con comitati di analisi strategica in funzione antiterrorismo anche su scala europea, e maggiori poteri alla magistratura per bloccare siti web che inneggiano alla jihad e ad attaccare l’Occidente. “Non esiste un Paese a rischio zero e il livello di imprevedibilità di eventi come quello che si è verificato a Copenhagen, piuttosto che in Belgio o a Parigi, è elevatissimo”, ha aggiunto Alfano.

Il governo italiano ha convocato per il 23 febbraio un incontro con i rappresentanti delle associazioni islamiche presenti in italia “perché pensiamo che un dialogo che metta in chiaro la capacità che il governo ha di distinguere tra chi prega e chi spara sia un tema essenziale”, conclude il capo del Viminale.