Strage Lampedusa, sindaco Nicolini: Triton soldi buttati a mare

Siamo tornati a prima di mare Nostrum, governo vada a Bruxelles

FEB 9, 2015 -

Roma, 9 feb. (askanews) – Un appello drammatico quello del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, ai microfoni di Askanews dopo la nuova strage al largo dell’isola, una strage che ha visto morire decine di migranti subsahariani in mare per il freddo.

“Siamo tornati a prima del 3 ottobre 2013 – dice – siamo tornati drammaticamente indietro. Triton è una cosa inutile, quelli di Triton sono soldi buttati a mare. Si decreti la fine di Triton e si torni a Mare Nostrum in attesa di aprire canali umanitari e aprire i flussi”. “Mi auguro che il governo faccia subito un incontro urgente a Bruxelles per far tornare Mare Nostrum non più come operazione umanitaria italiana ma come operazione europea. Non possiamo più perdere tempo – aggiunge il primo cittadino in una videointervista sul sito askanews.it – né possiamo ancora assistere a questa guerra silenziosa: dopo la Siria, e l’Ucraina ce n’è anche una vecchia nel Mediterraneo”.

Il sindaco di Lampedusa ha spiegato che “la situazione è drammatica. Queste morti sono davvero insopportabili e pazzesche. Significa che anche lo sforzo immane che Lampedusa e l’Italia fanno per salvare queste persone diventa inutile. Mi auguro che i morti non aumentino più. Siamo al momento a 29. C’è poi una persona in condizioni molto gravi”, ha concluso.