‘Ndrangheta, 117 arresti in Emilia. 46 fermati in altre regioni

Tra le accuse omicidio, usura, riciclaggio, estorsione

GEN 28, 2015 -

Roma, 28 gen. (askanews) – Maxi operazione contro le ramificazioni della ‘ndrangheta in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia.

Il blitz è scattato alle prime ore della mattinata: con l’operazione “Aemilia” i carabinieri del Comando provinciale di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Dda, nei confronti di 117 persone accusate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, reimpiego di capitali di illecita provenienza, riciclaggio, usura, emissione di fatture per operazioni inesistenti, trasferimento fraudolento di valori, porto e detenzione illegali di armi da fuoco, danneggiamento e altri reati, aggravati dal metodo mafioso.

In Emilia in particolare gli inquirenti hanno accertato la presenza della ‘ndrangheta con una “nuova veste” colloquiando con gli imprenditori locali.

Contemporaneamente i militari dei Comandi provinciali di Crotone e Mantova stanno eseguendo, nelle rispettive province e in quelle di Cremona e Verona, decreti di fermo di indiziato di delitto emessi dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Catanzaro e Brescia nei confronti di 46 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, degli stessi reati.