Pinotti: questione Marò complicata ma ci sono segnali di apertura

"Governo non inerte, in questi 3 mesi dobbiamo trovare soluzione"

GEN 21, 2015 -

Roma, 21 gen. (askanews) – “Ho come l’impressione che si pensi che” quella dei marò “sia una questione di cui non ci occupiamo: vorrei sfatarlo. La questione è complicata, anche per cose avvenute nel passato non addebitabili a questo governo, ma noi la affrontiamo con un impegno quotidiano”. Lo ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti a “Radio anch’io” su Radio 1.

“Il governo non è stato inerte, ha lavorato. Noi auspichiamo una soluzione definitiva per tutti e due i marò e non ci basta che sia stato riaccettata la richiesta di Massimiliano Latorre di rimanere altri tre mesi in Italia. Ma non c’è dubbio – ha sottolineato Pinotti – che in quella accettazione e nelle dichiarazioni del governo indiano abbiamo visto un segnale di apertura, sul quale noi lavoreremo incessantemente perchè sappiamo che in questi tre mesi dobbiamo trovare una soluzione. Ci sono dei colloqui in corso, delle relazioni tra i nostri governi. Aspettiamo di poter trovare un’intesa: sarebbe il punto che ci consente di non andare all’arbitrato internazionale”.

Secondo il ministro in ogni caso non è da interpretare come un segnale positivo per la vicenda marò la decisione della Corta Suprema indiana di liberare Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, accusati di aver ucciso il compagno di viaggio Francesco Montis: “Le due vicende sono assolutamente scollegate”.