Tribunale Riesame: gruppo di Carminati è cresciuto con Alemanno

Eletto sindaco ruoli di responsabilità a persone vicine a ex Nar

GEN 7, 2015 -

Roma, 7 gen. (askanews) – Il gruppo che faceva riferimento a Massimo Carminati “operava inizialmente in un ristretto ambito territoriale nel settore delle estorsioni, dell’usura, delle rapine e delle armi, con base presso il distributore di carburanti gestito da Roberto Lacopo”. Ma ad un certo punto “si apre a nuove prospettive” e rivolge la sua attenzione al settore economico e della pubblica amministrazione “con il coinvolgimento anche di imprese legate a imprenditori collusi e con l’ampliamento dell’associazione nel numero dei partecipanti e nei settori di intervento”. Una “espansione” e un “salto di qualità” che avviene dopo l’elezione di Gianni Alemanno a sindaco di Roma. E’ quanto affermano i giudici del tribunale del Riesame della Capitale nelle motivazioni del provvedimento con il quale è stata confermata la custodia in carcere per Massimo Carminati ed altre 4 persone nell’ambito dell’inchiesta su Mafia Capitale.

Per il Riesame “le ragioni di tale espansione devono essere ricondotte, in primo luogo, al fatto che, a seguito della nomina di Alemanno quale sindaco di Roma, molti soggetti collegati a Carminati da una comune militanza politica nella destra sociale ed eversiva e anche, in alcuni casi, da rapporti di amicizia, avevano assunto importanti responsabilità di governo e amministrative nella capitale”.