Norman Atlantic, cavi per bloccare il relitto a Brindisi

Le autopsie sui corpi delle vittime slittate a lunedì prossimo

GEN 5, 2015 -

Bari, 5 gen. (askanews) – Cavi di acciaio per rafforzare gli ormeggi. Così gli uomini della capitaneria di porto di Brindisi stanno rispondendo al vento forte e al mare mosso che stanno facendo dondolare parecchio il relitto del “Norman Atlantic”, il traghetto devastato da un incendio lo scorso 28 dicembre.

Intanto, si attende il responso dei tecnici del Rina (Registrato navale italiano) che dovranno dire se la carcassa del cargo potrà essere trasferita nel porto di Bari come ritengono opportuno gli inquirenti della procura barese. E si aspetta anche di poter entrare nella pancia del traghetto per capire se vi sono cadaveri a bordo e per ricostruire l’esatta origine del rogo.

Sono inoltre slittate le autopsie sui corpi delle nove vittime identificate: la procura di Bari affiderà lunedì prossimo l’incarico ai medici legali del policlinico di Bari. Lo slittamento di una settimana si è reso necessario per consentire all’ambasciata greca di notificare l’avviso dell’accertamento irripetibile ai due indagati della società Anek.

Sempre entro una settimana il istituto procuratore di Bari, Ettore Cardinali comunicherà a indagati e parti offese il giorno in cui sarà conferito l’incarico per dare il via agli accertamenti sulle scatole nere recuperate nel relitto.