Moria di animali, sequestrato oleodotto Civitavecchia-Fiumicino

Comune di Fiumicino si costituirà parte civile nel procedimento

GEN 3, 2015 -

Roma, 3 gen. (askanews) – Il gip del Tribunale di Civitavecchia, Massimo Marasca, ha disposto il sequestro dell’oleodotto Civitavecchia-Fiumicino: a novembre scorso fu oggetto di alcuni furti, che hanno provocato danni ambientali e una moria di animali, pesci, uccelli, nutrie, a causa dello sversamento di cherosene.

Il comune di Fiumicino si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario, che mira a far luce sullo sversamento di cherosene: “Siamo parte lesa, ci costituiremo parte civile”: ha, infatti, annunciato il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, commentando la decisione del Gip del Tribunale di Civitavecchia, “una scelta giusta e di garanzia per l’ambiente e la salute pubblica”.

“Abbiamo ancora negli occhi le immagini del disastro ambientale a Maccarese, Torrimpietra, Palidoro”, ha ricordato il sindaco di Fiumicino, e “quella del Tribunale di Civitavecchia è una decisione volta alla salvaguardia non solo del nostro territorio”. La condotta oggetto dei tentativi di furto è lunga una settantina di chilometri e oltre Fiumicino attraversa altri cinque comuni: Civitavecchia, Cerveteri, Santa Marinella, Ladispoli e Roma. Per Montino, quindi, “è impensabile controllarla notte e giorno per tutta la sua lunghezza se non attraverso un sistema di monitoraggio moderno ed efficiente simile a quello, sempre di proprietà dell’Eni, già in uso sull’oleodotto che da Gaeta arriva a Pomezia”. E – ha concluso il sindaco – “questo abbiamo chiesto già nel corso dell’unità di crisi che ho convocato a pochi giorni dalle effrazioni e questo è quanto anche il Tribunale di Civitavecchia impone all’Eni”.

Alla decisione del gip di Civitavecchia, plaudono le associazioni ambientaliste: “Buono il provvedimento giudiziario su una infrastruttura delicata e pericolosa che ha scatenato un vero disastro ambientale lo scorso novembre”, ha commentato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, aggiungendo: “Ora si installino sistemi di controllo adeguati, preservando la sicurezza del territorio e della natura di Fiumicino”. Anche il Wwf è soddisfatto dell’azione della magistratura, ma – avverte – “ora si potenzi il controllo su tutti gli oleodotti”.