Balich: sorrido a accuse di plagio per Albero della Vita di Expo

"Chi esercita copyright su un albero è quantomeno un presuntuoso"

DIC 3, 2014 -

Milano, 3 dic. (askanews) – “Questa polemica sulla forma dell’Albero della Vita mi fa un pò ridere. Mi chiedo: come si fa a disegnare un albero che non sia un albero? Chiunque eserciti un copyright su un albero è quantomeno un presuntuoso”. Marco Balich, direttore artistico del Padiglione Italia e ideatore del concept dell’Albero della Vita, opera simbolo del Padiglione e di Expo 2015, ha scelto l’ironia per rispondere alle accuse di plagio mosse dall’architetto inglese Chris Wilkinson, che insieme al collega Andrew Grant, ha progettato e realizzato i super-alberi che caratterizzano i Gardens by the Bay di Singapore.

Accuse che rischiano di avere conseguenze legali sulla realizzazione dell’opera che solo pochi giorni fa aveva ricevuto il via libera dal presidente dell’Anac, l’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, mentre in settimana, come annunciato dal Commissario Unico di Expo, Giuseppe Sala, è previsto il bando di gara per la realizzazione delle componenti tecnologiche che animeranno la scultura. L’Albero della Vita, alto 37 metri e realizzato in legno e cemento, costerà circa 8 milioni di euro e sarà finanziato dagli sponsor Pirelli e Coldiretti e dal consorzio “Orgoglio Brescia”, il pool di imprese che si è impegnato a costruire fisicamente l’opera.

“Aldilà della battuta, – ha aggiunto Balich – il design dell’Albero, realizzato in collaborazione con lo studio Gioforma, nasce da un lungo lavoro di raccolta di stimoli e storie durato un anno intero e svoltosi su tutto il territorio italiano: serviva un’icona per rappresentare il nostro Paese”. Ecco allora l’idea di ispirarsi alla Piazza del Campidoglio, uno dei simbolo del nostro Rinascimento. “L’Albero – ha spiegato ancora Balich – è il disegno del pavimento della Piazza che si solleva in uno slancio verticale, tecnicamente una “estrusione”. E non ci dispiace affatto che il nostro Albero sia anche una icona pop e richiami in chi lo guarda mille altri alberi: quello di Avatar, per esempio. E’ esattamente l’effetto che ci auguriamo faccia sui visitatori italiani e stranieri che vorranno farsi un selfie e condividerlo sui loro profili social”. Balich ha poi voluto ricordare che “il nostro Albero vive e produce ogni ora uno show interattivo diventando un’attrazione irrinunciabile di Padiglione Italia”. Sempre che l’architetto Wilkinson non decida di mettere davvero in campo gli avvocati, come ha minacciato di fare.