Arte: al via restauro vetrata rosone Duomo di Firenze

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(askanews) – Firenze, 3 mar 2014 – Al via il restauro dellamonumentale vetrata istoriata, raffigurantel’Annunciazione su cartone di Lorenzo Ghiberti, del rosonecentrale sulla facciata della Cattedrale di Firenze. Dastamani sono iniziate le operazioni di smontaggio conl’ausilio di una gru posizionata di fronte alla facciata delDuomo, che ha trasportato su un cestello gli operaidell’Opera di Santa Maria del Fiore fino allo spazio esternoesistente tra la vetrata e il rosone marmoreo, di circa 50centimetri, a picco sul vuoto.

Il restauro della vetrata dell’occhio della facciata, lacui fine e’ prevista per l’estate del 2015, e’ parte di unimponente progetto di restauro di tutte le vetrate del Duomoche l’Opera di Santa Maria del Fiore ha iniziato negli anniSettanta del Novecento. L’intervento e’ eseguito dallaboratorio fiorentino Studio Polloni G. & C., che harestaurato ad oggi 33 vetrate delle 44 esistenti.

La vetrata del rosone principale della facciata del Duomodi Firenze, del diametro di oltre 5 metri, e’ tra quelle checostituiscono il grandioso ciclo di 44 vetrate, 45 inorigine, della Cattedrale di Santa Maria del Fiore,realizzate in mezzo secolo dal 1394 al 1444. Dai documentirisulta che il rosone, sopra la porta dell’incompiutafacciata, era pronto nel 1404 e che nel 1405 la vetrata eragia’ al suo posto.

Il ciclo di vetrate della cattedrale di Firenze e’ tra ipiu’ importanti al mondo per l’unicita’ cronologica, per lagrande percentuale di vetri originali e per gli artisti cheeseguirono i disegni preparatori tra cui Agnolo Gaddi,Donatello, Paolo Uccello, Andrea del Castagno e in modoparticolare Lorenzo Ghiberti, il cui nome e’ legato a 36delle attuali 44 vetrate.

Il problema principale di questa e delle altre vetrata delDuomo e’ il fenomeno di polverizzazione del vetro, dovuto acause di origine chimica e biologica, prima fra tuttel’umidita’ della condensa.

Questa causa produce le cosiddette ‘croste di disfacimentodel vetro’, che continua ad assottigliarsi, con il rischio discomparire, oltre a creare un forte effetto oscurante.

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