Salute: in Italia triplicati gli attacchi di panico. E’ la crisi

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(askanews) – Roma, 1 feb 2014 – Paura di non arrivare a fine meseperche’ le entrate sono diminuite, talvolta si e’ perso illavoro e la famiglia deve comunque continuare a vivere. E’ lasindrome della quarta settimana, che per moltissimi permaneda almeno tre anni, e che ha causato l’insorgere di disagipsicologici molto gravi come gli attacchi di panico.

”In questi ultimi tre anni il numero delle persone chehanno chiesto aiuto per attacchi di ansia e panico edepressione e’ triplicato – afferma Paola Vinciguerra,psicoterapeuta, Presidente Eurodap, Associazione EuropeaDisturbi da Attacchi di Panico – ci chiamano giovani, mogliper i mariti che hanno perso il lavoro, donne e uomini chevivono una precarieta’ lavorativa e hanno famiglia e mutuo dapagare. Persone impaurite, senza piu’ speranze. Hannocominciato a soffrire di crisi di ansia per arrivare allapaura, agli attacchi di panico”.

”Si comincia con l’insonnia – aggiunge l’esperta ancheresponsabile dell’UIAP, Unita’ Italiana attacchi di Panicopresso la Clinica Paideia di Roma – si va avanti con ilpossibile aumento della pressione arteriosa; poi arrivano legastriti. La situazione peggiora, comincia la tachicardia siadiurna sia notturna. Il giorno si vive con l’ansia semprepiu’ presente. I pensieri allarmanti aumentano, lepreoccupazioni tolgono la capacita’ di socializzare. Si pensasempre e solo ai problemi, alle difficolta’ economiche. Sicrede di poter tenere sotto controllo tutto e poi un giornoarriva il primo attacco di panico che somiglia al preludiodella morte, o alla paura d’impazzire”.

”Bisogna intervenire prima che arrivi il panico – spiegala Vinciguerra – Un malato di panico pesa in manieraprepotente su tutta la famiglia gia’ in gravi difficolta’economiche. Il panico blocca, non si riesce piu’ a vivere e ifamiliari allarmati non possono fare nulla per risolvere talesituazione”.

”Un malato di panico – aggiunge l’esperta- non ha energiaper tentare nuove strade, non ha la possibilita’ di essere disupporto alla sua famiglia per risolvere i problemieconomici, anzi diviene esso stesso un problema. Aiutate chivi sta accanto, riconoscendo i primi disturbi della sferapsicologica senza sottovalutarli, e’ indispensabile impararea gestire i primi segnali dell’ansia, purtroppo il tempotende a peggiorare la patologia, dobbiamo intervenire ilprima possibile ”.

red/mpd