Carceri/Lazio: Sappe, politiche errate del Dap. Ai detenuti manca lavoro

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(askanews) – Roma, 2 gen 2014 – ”La mega rissa di ieri nelcarcere di Viterbo, tra detenuti italiani e romeni, confermache tenere i detenuti a non far nulla, anche nei momentiprevisti di socialita’, puo’ essere grave e pericoloso”. Loha dichiarato in una nota Donato Capece, segretario generaledel Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe). Il bilancio e’ di 12 detenuti in ospedale, feriti dacoltellate, lamette, punteruoli ed arnesi artigianali. ”Cio’deve fare seriamente riflettere – ha continuato Capece -anche sulle pericolose condizioni di lavoro dei poliziottipenitenziari, che ogni giorno di piu’ rischiano la propriavita nelle incendiarie celle delle carceri italiane”. Il tutto, a detta del Sappe, e’ frutto delle politichesbagliate del Dap. ”In carcere quello che manca – haproseguito Capece – e’ il lavoro che dovrebbe coinvolgeretutti i detenuti, dando anche un senso alla pena. Invece, lastragrande maggioranza dei ristretti sta in cella 20 ore algiorno, nell’ozio assoluto”. Il Sappe, pertanto, afferma di essere disposto a discuterepossibili soluzioni per mitigare gli effetti negativi delsovraffollamento, purche’ i vari progetti regionali suicircuiti penitenziari siano ratificati dai vertici del Dap edalla Magistratura di sorveglianza. ”Si deve dar vita – ha concluso il segretario generaledel Sappe – ad un ‘patto di responsabilita”, o meglio dicorresponsabilita’ tra il livello di amministrazionecentrale, regionale e periferico”.

red/mpd