(askanews) – Roma, 22 nov – Dovrebbe essere il settore piu”resistente’ ai colpi della crisi, visto che si puo’ fare ameno di molte cose ma non del cibo, e invece anche ilcapitolo alimentare ormai da tempo e’ stato travolto dalcrollo generale dei consumi degli italiani. Nei primi novemesi del 2013 le vendite dei prodotti alimentari sonodiminuite dell’1,3%, con un calo non solo per i piccolinegozi (-3,2%) ma anche per la grande distribuzioneorganizzata (-0,6%) nonostante il moltiplicarsi di promozionie offerte speciali, con piu’ di un quarto dei prodotti sugliscaffali ‘a sconto’. Lo afferma la Cia-Confederazioneitaliana agricoltori, in merito ai dati Istat sul commercioal dettaglio.
Un italiano su due continua a comprare solo l’essenziale -sottolinea la Cia – con il risultato che le venditealimentari tra gennaio e settembre si sono ridotte neisupermercati (-1,5%) e negli ipermercati (-2,1%). Soltanto idiscount, ultimo baluardo della spesa ‘low-cost’, resistonocon un +1,4%.
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