Papa: ai filippini, nel dolore non stancatevi di chiedere ‘perche” a Dio

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 21 nov – Nei momenti di dolore, non stancatevi di chiedere ”perche”’ al Signore. E’ quanto ha detto papa Francesco nel pomeriggio incontrando, nella Basilica di San Pietro, i pellegrini filippini giunti a Roma da diverse parti del mondo in occasione della benedizione del mosaico di San Pedro Calungsod, Santo filippino canonizzato lo scorso anno da Benedetto XVI. Ci sono eventi tragici, come il tifone nelle Filippine, che non hanno spiegazioni. Ma in questi momenti di sofferenza, ha aggiunto il papa, non bisogna stancarsi, come i bambini, di chiedere perche’: ”Quando i bambini incominciano a crescere non capiscono le cose e incominciano a fare domande al papa’ o alla mamma: Papa’, perche’? Perche’? Perche’? …. Perche’ il bambino non capisce. Ma se noi stiamo attenti vedremo che il bambino non aspetta la risposta del suo papa’ o della sua mamma… Il bambino ha bisogno in quell’insicurezza che il suo papa’ e la sua mamma lo guardino. Ha bisogno degli occhi dei suoi genitori, ha bisogno del cuore dei suoi genitori”. Chiedere perche’, non spiegazioni, ma soltanto che il Padre ci guardi. E’ questa, nei momenti di dolore, la domanda centrale di quella che il papa definisce la ”preghiera del perche”’: ”In questi momenti di tanta sofferenza non stancatevi di dire: ‘Perche’?’. Come i bambini… E cosi’ attirerete gli occhi del nostro Padre sul vostro popolo; attirerete la tenerezza del papa’ del cielo su di voi. Come fa il bambino quando chiede: ‘Perche’? Perche’?”’. Il papa, riferisce Radio Vaticana, ha infine ribadito la propria vicinanza al popolo delle Filippine: ”Anche io vi accompagno, con questa preghiera del perche”’. dab/sam/ss