Maltempo: Coldiretti, centinaia gli animali morti in Sardegna

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(askanews) – Roma, 21 nov – Centinaia di animali morti con interegreggi di pecore, bovini, maiali e pollame spazzati via dallafuria dell’acqua che ha trascinato tutto quello che hatrovato sul suo cammino. E’ quanto emerge da un monitoraggiodella Coldiretti sugli effetti dell’ondata di maltempo inSardegna che ha causato solo all’agricoltura diverse decinedi milioni di euro, secondo un calcolo provvisorio basato susopraluoghi parziali e che e’ pertanto destinatoprobabilmente a crescere.

Nella provincia di Nuoro Ogliastra e’ emersa – sottolineala Coldiretti – una situazione drammatica con almeno uncentinaio di animali recuperati morti, anche a qualchechilometro di distanza sulle spiagge, ma si stima che ilconto potrebbe salire ad almeno un migliaio.

Oltre agli animali – continua la Coldiretti – gli orti,gli agrumeti e gli oliveti sono completamente allagati con laproduzione ormai persa. A Uras l’ondata di piena provenientedal monte Arci ha attraversato alcune aziende creandonotevoli danni a strutture, recinzioni, muretti e ai campiseminati, completamente invasi dall’acqua e dilavati. Anchein questo caso si segnala la morte di diversi capi ovini,spazzati via dalle acque, e la perdita delle scorteaziendali.

A Marrubiu – continua la Coldiretti – si segnalano dannialle coltivazioni in prossimita’ della SS 131 constraripamento di un canale e sversamento delle acque neiterreni adiacenti coltivati a vigna, oliveto ed erbaio. ATerralba, circa 100 ettari di terreno in localita’ S’Iscarisultano completamente allagati, con danni ai fabbricatiagricoli, alle serre ed alle abitazioni civili.

Anche altri centri dell’Oristanese – precisa la Coldiretti- hanno subito alcuni danni localizzati, specie nelle zone diMogoro e Gonnoscodina, dove si segnalano alcuni fabbricatiscoperchiati dal vento, e diversi ettari dilavati dall’acqua,ma anche nelle aree di Palmas Arborea e Solarussa, dovediversi ettari risultano dilavati e diversi capi ovinidispersi.

Nel Campidano – sottolinea la Coldiretti – la situazionepiu’ grave si registra nel comune di San Gavino Monreale,dove l’acqua ha invaso l’intero territorio. I danni piu’ingenti riguardano oltre 1000 ettari, nei quali cereali eforaggi sono stati letteralmente cancellati: la violenzadell’acqua ha portato con se addirittura il primo stato diterreno, quello piu’ fertile, compromettendo la possibilita’di coltivare anche per gli anni a venire.

Gli allevamenti di questo territorio – precisa laColdiretti – contano la morte di diverse centinaia di pecore,e in molte realta’ aziendali le scorte di foraggi danneggiateper circa il 50% non consento l’adeguata alimentazione deicapi scampati alla morte. Meno grave, ma comunque estesa, lasituazione nel comune di Villacidro, dove nelle aree piu’colpite, ubicate nei versanti che confinano con Serramanna,Samassi e Villasor, risulta compromesso – sostiene laColdiretti – circa il 70% del patrimonio agricolo.

Il comune di Vallermosa e’ probabilmente meno colpito diquello di Villacidro, ma anche per anch’esso si registranodanni alle colture ed alle scorte aziendali. Molto pesante lasituazione a Pabillonis, nel quale pero’ ai danni allecolture seminative classiche del territorio, si aggiungonoquelli relativi a circa 300 ettari di ortive in pieno campoed agli impianti di irrigazione. Nel comune di San Gavino,invece, oltre ai danni alle colture, si registra la perditadi diverse centinaia di capi ovini. A Sanluri, nella piana diSanluri Stato, sono stati completamente allagati non meno di300 ettari, di cui 200 sono a tutt’oggi invasi dall’acqua eprobabilmente non lavorabili fino alla prossima primavera.

A Sardara – continua la Coldiretti – sono circa 2000 gliettari allagati e slavati, di cui circa 500 gia’ seminati aforaggere per uso zootecnico, mente a Serramanna oltre 300ettari investite ad ortive e cereali hanno subito danni acausa dell’esondazione del fiume Leni.

red/red