Maltempo/Abruzzo: Chiodi chiede stato di emergenza per comuni costieri

SET 1, 1338 -

(askanews) – L’Aquila, 20 nov – La richiesta di dichiarazione distato di emergenza per l’Abruzzo e’ sul tavolo del Governonazionale per il tramite della Protezione civile. L’annuncioe’ stato dato oggi dal presidente della Regione, GianniChiodi, e dall’assessore alla Protezione civile, GianfrancoGiuliante, dopo aver constatato la presenza di danni,soprattutto nei comuni costieri, a seguito delle alluvionidella settimana scorsa. Presidente e Assessore hannoillustrato la situazione nel corso di una conferenza stampa,confermando che ”ancora una volta alcune zone del territorioregionale hanno mostrato criticita’ idrogeologiche”. Ilriferimento e’ ai comuni costieri che piu’ di tutti hannosubito i danni delle alluvioni dei giorni passati.

Sull’entita’ dei danni non ci sono ancora cifre, ma Chiodi eGiuliante hanno detto di ”aver chiesto ai comuni interessatidi fare al piu’ presto una stima dei danni riportati peravanzare richieste di indennizzo”. Le Province faranno dacoordinamento e raccolta dati. La dichiarazione di emergenzaporta con se’ una serie di problemi di tenuta dei conti neibilanci di Comuni e Province. E su questo punto, Chiodi e’stato categorico: ”Sara’ indispensabile una deroga al Pattodi stabilita’ se veramente si vuole permettere agli Entilocali di operare per ristabilire le condizioni di sicurezza;di questo se n’e’ gia’ discusso in sede di Conferenza delleRegioni”. ”Ci auguriamo – ha aggiunto – che questa volta ilGoverno non bari come ha fatto per l’emergenza neve del 2012,quando invito’ Enti locali e Regioni a presentare la stimadei danni e sul tavolo delle amministrazioni delle areecolpite arrivarono pochi milioni di euro”. Sull’emergenzache sta investendo la Sardegna, Chiodi e Giuliante hannoassicurato che ”L’Abruzzo ha messo a disposizione dellaProtezione civile nazionale mezzi e risorse umane per ognievenienza”. ”E’ il caso di ricordare – ha evidenziatoGiuliante – che quella della Sardegna e’ catalogata come’emergenza C’ e dunque gestita direttamente dalla Protezionecivile nazionale. Abbiamo messo a disposizione di Gabrielli 8idrovore, una torre faro, una cucina da campo, due gommoniper 20 posti, di cui uno utilizzabile per trasporto barelle,una tenda per allestimento mensa e 60/80 volontari pronti apartire per l’isola”. iso/res