Sanita’: terapie intensive pediatriche, troppi bimbi in strutture adulti

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(askanews) – Roma, 15 nov – In Italia funzionano 26 terapieintensive pediatriche: 13 sono al nord, 9 al centro, 4 alsud. Ogni anno in Italia vengono ricoverati in TerapiaIntensiva Pediatrica oltre 8500 bambini critici di eta’compresa tra 0 e 18 anni per cure intensive mediche, postchirurgiche e traumi. Da un’analisi effettuata comparando idati nazionali ISS sui ricoveri ospedalieri italiani deibambini sottoposti a ventilazione meccanica e’ emerso chequesta popolazione rappresenta solo il 50% dei bambinirealmente ricoverati in ospedale e ancora oggi un grossonumero di bambini e’ ricoverato in strutture dell’adulto. Sono i dati del secondo report sulla attivita’ delle Retedelle Terapie Intensive Pediatriche Italiane (rete TIPNet).

Dall’analisi effettuata emerge innanzitutto una distribuzionedisomogenea dei centri dotati di terapia intensiva pediatricalungo la penisola con una buona presenza al centro nord eduna presenza insufficiente al sud e sulle isole. E non sonoaumentati, negli anni, i letti dedicati alle cure intensive,in controtendenza con quanto e’ accaduto in altri paesieuropei e nord America. Compito del network nazionale TIPNet e’ di raccogliere inmodo omogeneo e standardizzato la casistica dei diversireparti di TIP per consentire analisi epidemiologichequantitative e qualitative, valutazioni comparative(benchmarking), stesura di protocolli clinici e di ricercacomuni. Ad oggi esistono al mondo solo cinque grossi networkpediatrici tra cui quello italiano. TIPNet e’ un sistemaweb-based dotato di tutte le certificazioni per laconservazione e la protezione dei dati oltre che del rispettodella normativa sulla privacy. Secondo i dati raccolti, ibambini ricoverati in terapia intensiva pediatrica sonoprevalentemente di sesso maschile (56.6%) nella fascia dieta’ 0-4 anni (70.0%), ricoverati per il 50% per motivimedici, per il 45% per cure post chirurgiche e per il 5% pertrauma comprendendo anche gli incidenti quali ingestioniaccidentali, ustioni, annegamenti ecc. Il motivo piu’frequente di ricovero tra i pazienti medici e’l’insufficienza respiratoria: circa un bambino su due entrain TIP per necessita’ di assistenza ventilatoria. Lamortalita’ nelle TIP e’ 4.3%, in linea con la mortalita’riportata nelle TIP di altri paesi occidentali e soprattuttomolto piu’ bassa della mortalita’ riportata nei bambiniricoverati impropriamente nelle terapie intensive peradulti.

Ad oggi, circa il 49% dei bambini ricoverati presenta unapatologia cronica di cui oltre la meta’ e’ rappresentata damalattie neuromuscolari, un quinto da patologia respiratoria,10% da malattia onco-ematologica. Molte di queste malattiesono esiti in grave prematurita’ alla nascita, neonatisopravvissuti ma con gravi danni neurologici. I bambini conmalattia cronica severa sono bambini che hanno spessonecessita’ di ricoveri ripetuti nel tempo, gravati damortalita’ piu’ alta rispetto a bambini sani con malattieacute (6.5% vs 2.8% rispettivamente per il cronico e l’acutosano). Nella conclusione i relatori del report sostengono che laprogrammazione sanitaria non puo’ non tener conto delleproblematiche del bambino in condizioni gravi. Anche per learee critiche va prevista una offerta omogenea su tutto ilterritorio nazionale, i bambini e gli adolescenti vannoricoverati in reparti intensivi pediatrici, vanno individuatie sostenuti Centri di III livello pediatrici, create Retiregionali con HUB e SPOKE, va limitata la mobilita’interregionale e sostenute sistemi di trasporto adeguati peri bambini.

red/mpd