Salute: neonati prematuri in crescita, l’allarme dei neonatologi

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(askanews) – Roma, 14 nov – I bambini nati pretermine continuanoad aumentare, ma e’ migliorata notevolmente anche la lorosopravvivenza. A lanciare l’allarme la SIN, la Societa’Italiana di Neonatologia, in occasione della V GiornataMondiale del Neonato Prematuro che si celebra il 17novembre.

Diverse le cause: gli stili di vita delle mamme, lapatologia della gravidanza (ipertensione, patologiealimentari, infezioni), l’aumento dell’eta’ media dellegestanti e l’aumento delle gravidanze medicalmenteassistite.

In Italia, nel 2012 sono nati 534.186 bambini, di questiil 7,2 % sono prematuri, l’1% ha un peso inferiore a 1.500grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi (dal RapportoCedap Certificato di assistenza al parto 2010). La frequenza del parto pretermine e’ aumentata negliultimi anni e tende ancora a crescere e questo si associa aduna progressiva diminuzione della natimortalita’,rappresentata in gran parte da decessi in epoca pretermine.

La Sardegna e’ la regione dove nascono piu’ prematuri, il7,7% di quelli nazionali, le Marche e il Molise quelli con ilminor numero.

Il 98,2% dei nati prematuri non ha problemi ne’ complicazionie grazie alle cure ricevute nelle Terapie Intensive Neonataliviene dimesso in buona salute. Secondo l’ultimo rapportoCEDAP solo il 2,4 % dei nati morti, quindi un numero moltobasso, deriva dall’essere nato prematuro. ”Diminuire il numero dei nati pretermine e’ una dellegrandi sfide sociali dei nostri tempi cosi’ come curarliadeguatamente e per questo chiediamo al Ministro dellaSanita’ di inserirla come priorita’ nel Patto per la Salute”- afferma Costantino Romagnoli, Presidente della SINSocieta’ Italiana di Neonatologia – .Anche se abbiamo fattoprogressi enormi nel trattamento dei bambini nati prima della37a settimana e le Terapie Intensive Neonatali hannoraggiunto livelli di eccellenza, bisogna cercare di evitare iparti pretermine e cio’ significa recuperare una dimensionenaturale e piu’ slow della gravidanza, che la maggior partedelle donne, soprattutto quelle che lavorano, vivono conmolto stress, e che si ripercuote sulla gestazione e sulparto”. Nell’ottimizzazione dell’assistenza ai neonati preterminesono risultati fondamentali i progressi tecnologici(ventilazione meccanica, monitoraggi, nutrizioneparenterale), ma anche l’incentivazione dell’allattamentomaterno, difficile in questi casi, ma sempre piu’ frequente.

Fondamentale nel trattamento dei nati prematuri e’ ladisponibilita’ di latte materno anche grazie alle banche dellatte. Benche’ le donatrici siano in aumento, il lattedisponibile nelle banche del latte non e’ ancora sufficientea soddisfare le richieste e pertanto va promossa sempre dipiu’ questa pratica cosi’ generosa. L’aumentata sopravvivenza per questi neonati e’ stataottenuta anche limitando lo stress mediante un’adeguataterapia del dolore, che i prematuri avvertono molto piu’ ditutti gli altri. La mortalita’ neonatale dei nati pretermine diminuisce, maaumenta il numero di neonati da trattare con unaripercussione sul Sistema Sanitario Nazionale, che significaanche un aumento dei costi a breve e a lungo termine. ”Perogni nato pretermine – conclude il Presidente Romagnoli – icosti oscillano tra i 50 e i 100 mila euro in fase acuta aseconda della patologia, ma a questi vanno aggiunti anche icosti di eventuali interventi riabilitativi quando siverificano handicap piu’ o meno gravi”.

red/mpd