Salute: Tumore seno, guarigioni aumentate del 10% in 15 anni

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(askanews) – Roma, 13 nov – Ha la capacita’ di distruggere comeuna ”bomba” le cellule tumorali, con una potenza maiottenuta finora con nessuna molecola. Si chiama T-DM1 ed e’in grado di rilasciare una sostanza altamente tossica solodove si trova la neoplasia, piu’ efficacemente e con menoeffetti collaterali rispetto alle altre terapie. Haevidenziato risultati eccellenti nel trattamento del tumoredel seno HER2 positivo, una forma che ogni anno in Italiacolpisce circa 10.000 donne, ma il suo meccanismo d’azionerivoluzionario potra’ essere impiegato anche in altri tipi dicancro. Ai nuovi trattamenti per il carcinoma del seno e’dedicato l’International Meeting on New Drugs in BreastCancer, che si apre domani al Regina Elena di Roma con lapartecipazione di piu’ di 200 esperti da tutto il mondo. IlConvegno, giunto alla terza edizione, e’ stato presentatooggi in un incontro con i giornalisti all’Istituto Superioredi Sanita’. ”In quindici anni le percentuali di guarigionein questa malattia sono cresciute di circa il 10%, passandodal 78 all’87 per cento – afferma Francesco Cognetti,direttore dell’Oncologia Medica del Regina Elena di Roma epresidente del Convegno -.

Si tratta di un risultato eccezionale, da ricondurre allecampagne di prevenzione e a terapie innovative sempre piu’efficaci. Oggi in Italia vivono piu’ di 522 mila donne conuna diagnosi di tumore. E’ pero’ importante che le nuove armisiano disponibili in tutto il territorio subito dopol’approvazione da parte dell’AIFA (Agenzia Italiana delFarmaco), senza attendere l’inserimento nei prontuariregionali che rappresentano inutili doppioni”. Per il 2013si stimano circa 48.000 nuove diagnosi di tumore del seno nelnostro Paese. Un dato che pone in primo piano anche il costosociale della malattia che, tra guadagni persi e nuove spese,risulta pari a 7 miliardi di euro ogni anno: circa 28.000euro per paziente. ”Non possiamo rispondere alle esigenze diquesti malati con una politica di tagli lineari – continuaCognetti -. L’appropriatezza si misura anche nella capacita’di garantire le cure migliori su tutto il territorio”.

Infatti da una recente indagine della Fondazione Censiscondotta su 1.000 pazienti oncologici e’ emerso che l’aspettopiu’ preoccupante per il 24% delle donne con tumore allamammella e’ rappresentato dalle differenze di cura tra iterritori, in particolare per i trattamenti piu’ innovativi,e per il 33% dal timore che le difficolta’ di bilancio insanita’ condizionino la disponibilita’ di terapie oncologichepiu’ mirate e con minori effetti collaterali. L’International Meeting di Roma vede il Regina Elenaprotagonista.

red/mpd