Famiglia: Istat, quasi 85mila matrimoni civili nel 2012, +4500 su 2011

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(askanews) – Roma, 13 nov – Nel 2012 sono stati celebrati con ilrito civile 84.841 matrimoni, circa 4.500 in piu’ rispettoall’anno precedente ma ancora 5.741 in meno rispetto al 2008(-6,3%). Questa differenza negativa rispetto ai massimitoccati cinque anni prima e’ dovuta quasi totalmente allariduzione dei matrimoni con almeno uno sposo straniero, ben5.362 in meno rispetto al 2008 (-16,8%). In termini relativi,tuttavia, la percentuale dei matrimoni celebrati civilmentecontinua a crescere: siamo passati infatti dal 37% nel 2008al 39% nel 2011, al 41% del 2012. Lo rivela l’indagine Istatsul ‘matrimonio in Italia’ relativa al 2012 e presentataquesta mattina e nella quale si specifica che il dato medionazionale nasconde profonde differenze territoriali.

Al Nord, infatti, per il secondo anno consecutivo, laquota di matrimoni celebrati con il rito civile (53,4%) hasuperato quelli religiosi; al Centro si arriva al 49,4%,mentre nel Mezzogiorno questa proporzione e’ del 24,5%. La scelta sempre piu’ frequente del rito civile e’ daattribuire in parte alla crescente diffusione dei matrimonisuccessivi al primo e dei matrimoni con almeno uno sposostraniero e riguarda sempre piu’ spesso anche le primeunioni: nel 2012 il 31,5% delle nozze tra celibi e nubili e’stato celebrato in questo modo (55.076 nozze). Nel 2012 scelgono di celebrare le prime nozze con il ritocivile il 31% degli sposi italiani che risiedono al Nord, il30% di quelli che risiedono al Centro e il 16% degli sposiresidenti nel Mezzogiorno. A livello provinciale, poi, lapiu’ alta proporzione di matrimoni civili si celebra aLivorno e a Trieste (rispettivamente 62,7% e 61,8%), aFerrara (59%), a Grosseto (58,8%), a Genova e La Spezia(rispettivamente 57,9% e 57,7%) e a Bolzano (57,6%). Questestesse province si trovano in larga parte anche ai verticidella graduatoria relativa alla quota di primi matrimonicivili tra sposi italiani per cento primi matrimoni diitaliani. In testa sempre Livorno (54,2%), seguita da Bolzano(49,3%), Ferrara e Grosseto (rispettivamente 44,3%, e43,1%).

red/rus