Giovani: dall’impiego all’impegno, al via seconda edizione ‘Agenda Bain’

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(askanews) – Roma, 11 nov – Apre oggi a Milano, la secondaedizione di ‘Agenda Bain per i giovani’, intitolata ”Igiovani sfidano il futuro: dall’impiego all’impegno”.

L’incontro, voluto e organizzato da Bain and Company, firminternazionale di consulenza strategica, ha come obiettivoquello di mettere a confronto studenti, istituzioni,universita’ e top manager, per dare alle giovani generazionirisposte concrete sulle reali possibilita’ di sviluppo delPaese. La sfida che Bain vuole lanciare – si legge in uncomunicato – e’ proprio quella di tornare a sentirsi padronidel proprio destino, in un secondo Rinascimento che riesca afar convivere le ambizioni professionali e la ricerca disuccesso con la qualita’ dei comportamenti individuali e lacrescita morale della societa’ nel suo insieme. Da qui ilclaim dell’incontro di quest’anno ”L’impiego e l’impegno peril futuro”: l’impegno per le nuove generazioni a produrreidee veramente ambiziose che restituiscano centralita’ alnostro Paese, avendo il coraggio di investire su se stessi;l’impegno a perseguire con passione e tenacia la propriastrada, accettando le difficolta’ e i rischi di fare impresa;l’impegno per le istituzioni a favorire questa spinta efacilitare lo sviluppo di una solida piattaforma valoriale,creando un sistema regolamentare e normativo facile efavorevole verso la giovane imprenditorialita’, garantendo atutti pari opportunita’ di partenza e stimolando un salto inavanti nella digitalizzazione del Paese; l’impegno per ilsistema accademico a proseguire nella formazione dei talentifavorendo un forte raccordo con il mondo del lavoro e atrasformare la ”fuga” di cervelli in esportazione di knowhow e competenze, creando le premesse per valorizzare ilnostro straordinario patrimonio intellettuale. L’impegno per il mondo aziendale a stimolare le grandiambizioni, i ”sogni” e a premiare i valori; a promuovere uncontesto meritocratico e aperto ai giovani talenti.

Infine l’impegno per le istituzioni finanziarie a supportareprogetti meritevoli e diventare veri facilitatori della”presa di rischio” per chi ha idee e talento, contribuendoalla nascita e allo sviluppo di nuove aziende, agevolandol’accesso al credito ed accettando il rischio di”fallimento” come nuova regola del gioco.

Punto di partenza e spunto per tracciare i temiargomentati dai relatori nella tavola rotonda, lapresentazione dei risultati di un’indagine condotta da Bainsu un campione di 1.000 studenti universitari e neolaureatiitaliani, di eta’ compresa tra i 18 e i 25 anni, sul futuro,il lavoro, le istituzioni e la capacita’ imprenditorialedelle giovani generazioni.

Illustrata da Giovanni Cagnoli, Ceo e cofondatore di Bain& Company Italy, ad una platea composta da centinaia diragazzi provenienti da tutte le principali universita’italiane, la ricerca evidenzia che per gli intervistatideterminazione, talento e idee chiare sono i fattori chiaveper entrare nel mondo del lavoro e avere successo. Secondo lamaggioranza del campione occorrono soprattutto sacrificio edimpegno, oltre ad una buona idea di partenza ed accesso aifinanziamenti. Nella top list delle priorita’, quando si parla di lavoroe carriera, per i ragazzi ci sono la soddisfazioneprofessionale, il bilanciamento tra vita privata e lavoro eil reddito. Il contratto a tempo indeterminato viene solo al4* posto, a pari merito con l’attrattivita’ dellaprofessione. Per fare carriera piu’ rapidamente il 75% degliintervistati sembra disposto ad accettare un aumento delleresponsabilita’, il 66% trasferimenti all’estero; circa lameta’ rinuncerebbe al posto fisso, di cui l’81% per i primidue, tre anni di lavoro, mentre il 64% sacrificherebbe ilproprio tempo libero per i primi 5 anni di attivita’.

Oltre il 40%, pur ritenendo che in Italia ci siano ipresupposti per coltivare il proprio talento, sostiene chenon ci sia sufficiente meritocrazia che premi e facciacrescere i migliori. Il 79% dei ragazzi ritiene che la scuolaaiuti a gettare le basi per una carriera ma di fatto nonfavorisca un raccordo sufficiente tra formazione e mondo dellavoro. In crescita di 3 punti rispetto al 2012 la fiduciaverso le istituzioni pubbliche che, tuttavia, per il 91% nongarantiscono uguali opportunita’ di partenza e nonincoraggiano l’imprenditorialita’.

Imprenditori e classe dirigente godono della stima deigiovani intervistati, in quanto esempio di coraggio edeccellenza, ma sono ritenuti responsabili, oggi piu’ di ieri,della mancata crescita e dello scarso inserimento di giovanitalenti in ruoli chiave. Le banche infine, secondo l’88% delcampione, non favoriscono l’accesso al credito e quindi lanascita e lo sviluppo di start-up. Nel corso della tavola rotonda Giovanni Cagnoli haannunciato la disponibilita’ di Bain ad offrire supporto econsulenza gratuita ai progetti di start-up piu’ meritevoliche perverranno nei prossimi mesi alla casella di postaelettronica: bainperigiovani@bain.it.

com/red