Papa: Nonna Nicolina, l’ultracentenaria che prega per Francesco… E Berlusconi

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(askanews) – Napoli, 8 nov – Fra tanti primati raggiunti nella lunga e intensa vita, Nicolina Capra ne vanta uno ”sui generis”. A 110 anni compiuti lo scorso 22 agosto, la super nonna nata ad Avellino racconta all’Asca l’emozione della telefonata ricevuta mercoledi’ scorso da Papa Francesco e rivela: ”Prego tutti i giorni per il Santo Padre che ha un compito difficile in questo mondo sfacciato. E prego anche per…. come si chiama quel politico? Ber… Berlu…”. Silvio Berlusconi? ”Si’, proprio lui. Ha fatto tanto. Ha creato tanti posti di lavoro… E’ un gran signore, una persona eccezionale. Cerchiamo di aiutarlo pregando”. Da quando e’ diventata oggetto di attenzione da parte dei media, si sa che questa nonna ultracentenaria e’ una fan di Bruno Vespa (invitata a Porta a porta, non si e’ sentita bene e non e’ riuscita ad andare). Cosi’ come si conosce la sua ammirazione per il leader del Pdl. Da Berlusconi ha ricevuto anche un biglietto di auguri. Quello che giunge inaspettato – al telefono svela una lucidita’ mentale eccellente e uno spirito autenticamente cristiano – e’ la condivisione di Papa Bergoglio e di Berlusconi nelle sue preghiere quotidiane. Vero che lei sostiene la necessita’ di pregare per ”tutti i fratelli” e non solo la propria famiglia, gli amici. La telefonata del Santo Padre e’ arrivata due mattine fa, mercoledi’. A rispondere e’ stata Sofia, la figlia con cui Nicolina vive a Roma. Emozione? ”Tanta!” perche’, si’, ”ho parlato con lui in persona”. Cosa le ha detto? ”Ti benedico. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Insomma, il Pontefice le ha dedicato solo pochi secondi. E non potrebbe essere diversamente. Francescanamente si avvicina a tutti ma non puo’ soffermarsi troppo. Il giudizio di Nicolina e’ semplice e forte al tempo stesso: ”Papa Francesco lo ha mandato lo Spirito Santo. Sta facendo cose straordinarie. Dobbiamo aiutarlo, pregare perche’ continui a combattere contro questo mondo sfacciato”. A Nicolina basta averlo sentito per suggellare, se possibile ancor di piu’, la fede che da sempre alimenta la sua esistenza. Purtroppo non sa se riuscira’ ad incontrarlo nel corso di una delle udienze private del mercoledi’. Ma, a sentire la nipote Ilaria, se trovasse un minimo di forze non esiterebbe a recarsi in Vaticano piuttosto che da qualunque altra parte (Rai compresa). Dall’alto di centodieci anni di vita, Nicolina non ama soffermarsi sulla storia di famiglia. Se le si chiede qual e’ il momento piu’ bello che ricorda, garbatamente rifiuta ogni commento: ”Non posso fare distinzioni. Ogni momento e’ stato benedetto da Dio”. Un ricordo pero’ sfugge: ”Da quando ero piccina, e frequentavo la Schola Cantorum… mi sono sempre affidata al Signore. Ho sofferto tanto ma ho sempre creduto nel bene e non ho fatto mai del male. Mi sono accontentata”. E continua, senza che sia necessario porle altre domande: ”Trascorro molta parte della mia giornata a pregare, per tutti. Gesu’ ha detto di offrire amore a tutti. Non solo ai nostri cari ma ai ‘fratelli’…”. A livello personale, forse la cosa piu’ intima e rivelatrice del suo carattere viene fuori proprio alla fine dell’intervista. Nata nel 1903, sposa a soli 18 anni Raffaele Navarra, e’ il 1921. Nascono un maschio, Pasquale, poi due femmine, Sofia e Annarita. Arrivano sei nipoti e due bisnipoti. Peccato che Raffaele l’abbia lasciata molti anni fa. ”Ero giovane – racconta – lui e’ morto nel 1974”. Certo, dall’alto dei suoi 110 anni, i 71 non possono che corrispondere al ‘nostro’ concetto di giovinezza. dqu/mau