Ambiente: fisco ecologico e ‘obbligazioni verdi’ per la green economy

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(askanews) – Roma, 7 nov – Un fisco green che tassi le attivita’inquinanti e il consumo di ambiente secondo il principio di’chi inquina paga’ per far arrivare l’eco-gettito dal 6%attuale al 12,5%, spostando la pressione fiscale dal lavoro edagli investimenti green per non aumentare il peso delletasse. Nuovi strumenti finanziari, vere e proprie’obbligazioni verdi’, per sostenere la crescita sostenibile euna nuova scansione degli incentivi. Gli strumenti fiscali efinanziari per la green economy sono stati il tema dellaterza sessione di lavori degli Stati Generali della GreenEconomy 2013 ‘Le misure e le riforme economiche e fiscalinecessarie per attivare un Green New Deal’ in corso a Rimininell’ambito di Ecomondo-Key Energy-Cooperambiente.

”E’ necessario distribuire in maniera diversa lapressione fiscale – ha detto Edo Ronchi, componente delConsiglio Nazionale delle Green Economy – bisogna ridurla sullavoro, dove attualmente e’ molto alta, e sugli investimentigreen e compensarla con tributi che penalizzino il consumo diambiente e di risorse naturali. L’OCSE ci ha indicato che e’necessario arrivare ad un prelievo ambientale del 12,5% sultotale del gettito fiscale”.

Sul fronte degli investimenti, a livello mondiale, e’ gia’in atto un processo che vede in campo flussi consistenti diinvestimenti nel settore green. Il totale degli investimentiper la mitigazione delle emissioni e per l’adattamento aicambiamenti climatici nel 2011 e’ stato stimato in 268miliardi di dollari per il settore privato e in 96 miliardidi dollari per il settore pubblico. A partire dal 2004, poi,il tasso di crescita degli investimenti nelle energierinnovabile e’ costantemente aumentato, con una media di un +32% l’anno.

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