Giornalisti: Cerrato (Casagit), troppi editori non versano contributi

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(askanews) – Roma, 5 nov – ”La nitida fotografia scattatadall’osservatorio dell’Lsdi (liberta’ di stampa e dirittoall’informazione) ci mostra un quadro della professionegiornalistica piu’ che preoccupante”. Lo dichiara DanieleCerrato, presidente della Casagit (Cassa integrativa deigiornalisti italiani), in occasione della presentazione delRapporto di Lsdi sulla professione giornalistica in Italia.

”Gli editori – rileva il Presidente Casagit – possono’pescare’ a mano libera facendo il bello e il cattivo tempo enaturalmente non si fanno pregare a farlo. Pubblicisticontrattualizzati come praticanti per risparmiare suicontributi, collaboratori pagati poco e male, redazioniintere affidate a colleghi pensionati che, talvolta, essendostati mandati in pensione presto, rimpinguano un assegno unpo’ troppo leggero”.

Per Cerrato, ”tutti hanno piu’ d’una ragione permantenere lo ‘status quo’. Dobbiamo cambiare le regoled’ingaggio della nostra professione e non vale solo per ilcontratto. In questo contesto – sottolinea Cerrato – il ruolodella Casagit e’ sempre piu’ prezioso. Il Sistema SanitarioNazionale, infatti, offre sempre meno e con una geografiatanto diversa da regione a regione”.

”Avere una cassa di assistenza che funziona e’fondamentale. Ma, a oggi – denuncia il presidente -, quasi il10% dei giornalisti iscritti vive della solidarieta’ ditutti. Vale per 2.400 colleghi. In parte sono disoccupati ocassintegrati, in parte sono dipendenti di editori che nonpagano i contributi e si fanno inseguire fin sulla porta delfallimento prima di versare qualcosa del dovuto e pianificareazioni di rientro spesso disattese nel giro di qualchemese”, dice Cerrato, specificando che ”sapendo che laCasagit non fa mancare la sua copertura anche ai colleghi peri quali non vengono versati i contributi taluni editori neapprofittano in modo disinvolto”.

red/mpd