Crisi: Cia, dal 2008 a oggi ‘tagliati’ 45 miliardi da spesa famiglie

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(askanews) – Roma, 4 nov – Non arrivano segnali confortanti dalleprospettive per l’economia italiana, prima di tutto sulfronte della spesa delle famiglie, che segnerebbe unulteriore crollo del 2,4 per cento nell’anno in corso per poicrescere di un misero 0,2 per cento nel 2014. Si resta ancoraben lontani dai livelli pre-crisi, tanto piu’ che gliitaliani continuano a fare i conti con la disoccupazione inaumento, mentre calano redditi e potere d’acquisto. Loafferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, inoccasione della diffusione dei dati Istat.

Tra il 2008 e il 2012 la contrazione della spesa dellefamiglie per colpa della crisi e’ stata spaventosa, con unaperdita di quasi 45 miliardi di euro in termini assoluti-osserva la Cia-. In particolare, si e’ ridotto del 19 percento il budget per auto, trasporti e benzina (-22 miliardidi spesa dall’inizio della recessione) e del 14 per centoquello per abbigliamento e calzature (-9,5 miliardi).

La stessa spesa alimentare, negli ultimi cinque anni, haperso costantemente ”pezzi” -continua la Cia- lasciando perstrada in media 2,5 miliardi l’anno. La situazione economicadel Paese ha costretto gli italiani a tagliare mano a mano il”portafoglio” destinato alla tavola, che oggi ammonta a 117miliardi complessivi (-9,6 per cento dal 2008).

Insomma, la ”spending review” domestica ha assorbito tuttoquello che ha potuto, compreso il budget per il cibo-evidenzia la Cia-. Inoltre, per risparmiare, nel 2013 oltrela meta’ delle famiglie (il 53 per cento) gira piu’ negozialla ricerca di sconti, promozioni e offerte speciali; il 42per cento ritorna a fare la scorta con i ”formaticonvenienza”; il 24 per cento elimina gli sprechi e torna afare cucina di recupero con gli avanzi della cucina. Infineil 16 per cento delle famiglie rinuncia del tutto a pranzi ecene fuori dalla mura domestiche (ristoranti, trattorie,tavole calde, fast-food, pizzerie).

res/rus