Torino: cittadinanza onoraria a birmana San Suu Kyi, Nobel per la Pace

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(askanews) – Torino, 29 ott – La leader politica birmana e premioNobel per la Pace Aung San Suu Kyi e’ stata oggi ospite dellaCitta’ di Torino, dove e’ iscritta tra i cittadini onoraridal giugno 2010. Nella Sala Rossa di Palazzo Civico nel corsodi una seduta solenne del Consiglio Comunale, la leaderpolitica birmana ha ricevuto ufficialmente l’onorificenzadalle mani del sindaco, Piero Fassino, e del presidente delConsiglio comunale Giovanni Maria Ferraris.

Aung San Suu Kyi e’ giunta a Torino da Roma, dove neigiorni scorsi ha incontrato il Presidente Giorgio Napolitano,il premier Enrico Letta e Papa Francesco. A Palazzo civico e’arrivata alle 12, accolta da Piero Fassino nel suo studio. Alsaluto del sindaco e’ seguita una colazione, sempreall’interno di Palazzo civico. Il sindaco, Piero Fassino, haespresso la sua emozione nel porgere il benvenuto a una donnadivenuta nel tempo ”simbolo della lotta per i diritti, perla democrazia, per la liberta’. La sua scelta di condurrequesta battaglia con la non violenza ha accresciuto ancora dipiu’ l’ammirazione del mondo intero. Il conferimento delPremio Nobel per la pace ha assunto cosi’ il valore di unriconoscimento morale e politico”. Nel ricordare il ruolo ricoperto tra il 2007 e il 2011 inqualita’ di inviato speciale della Comunita’ europea inBirmania, Fassino ha sottolineato come, proprio grazie”all’incalzare delle pressioni internazionali, finalmente ilregime ha dovuto cedere e restituirle la liberta’ mettendofine a vent’anni di duro isolamento, tutti noi abbiamo gioitoper la sua liberazione, cosi’ come abbiamo gioito per lostraordinario successo plebiscitario ottenuto da Lei e dalsuo partito nelle elezioni suppletive che l’hanno vistaentrare in Parlamento e assumere un ruolo centrale nella vitapolitica della Birmania”.

Ma ancora molta strada deve essere percorsa per unacompiuta democrazia, ha sottolineato il primo cittadino. ”Labattaglia per la democrazia in Birmania ha ancora moltocammino davanti a se’. La transizione democratica non e’ alriparo da rischi e dai colpi di coda. Il potere che hadominato per decenni in modo ferreo il paese e’ ancora ingrado di ostacolare il paese democratico. Continua a esserein vigore una Costituzione lontana dagli standarddemocratici. Per queste ragioni la Birmania ha ancora bisognodella nostra solidarieta’ e del nostro impegno”. Erivolgendosi direttamente al premio Nobel ha concluso:”Sappia che Torino e’ e sara’ al suo fianco e ogni suoimpegno sara’ anche il nostro impegno. Sappia che puo’contare su di noi, sulla nostra amicizia, sulla nostrasolidarieta”’. Il sindaco ha poi annunciato la sua visita in Birmania nelprossimo mese di novembre. Aung San Suu Kyi ha manifestato il”grande onore” che prova nel ricevere la cittadinanzatorinese, ”da una citta’ che manifesta uno spirito di grandegenerosita’, con la quale condividiamo lo sforzo nella lottacontro l’ingiustizia. Sono ormai 30 anni che lottiamo, e nonsiamo ancora alla fine di questa lotta – ha continuato ilpremio Nobel per la Pace – dobbiamo lavorare insieme per ilbene del mondo”. ”La nostra lotta si basa sulla non violenza – hacontinuato – il successo si raggiunge lottando contro ilsentimento di odio e di astio che pervade il mondo. Non e’attraverso la condanna che si affermano i nostri valori, sonoi diritti umani e la pacifica convivenza a creare lecondizioni di una concreta uguaglianza, basata sulla dignita’in termini di valore umano. Bisogna sempre essere combattivi:combattere i nostri istinti negativi ci permette dicombattere quelli degli altri”. Alle 16 la seduta e’terminata con la consegna della targa e della pergamenaattestante la cittadinanza onoraria. La leader birmana si e’quindi recata alla stazione di Porta Susa per partire allavolta di Bologna, prossima tappa del suo viaggio in Italia.

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