Carceri: Cancellieri, a rischio servizi per detenute straniere

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(askanews) – Roma, 24 ott – Se il carcere deve soprattuttocostituire una possibilita’ di riabilitazione, questoimportante aspetto, anche sotto il profilo costituzionale,rischia di entrare in crisi causa le perduranti difficolta’economiche in cui si dibatte l’amministrazione centrale e glienti locali. L’allarme e’ stato lanciato oggi dal ministro diGrazia e Giustizia, Annamaria Cancellieri che ha fattoesplicito riferimento alle donne di origine stranieraattualmente detenute nei nostri carceri. Un numero di personepercentualmente consistente e, spesso, con figli a carico.

Parlando in audizione presso la Commissione diritti umanidel Senato, il Guardasigilli ha, infatti, ricordato che intutte le strutture penitenziarie femminili o sezionefemminili di istituto, ”la presenza di servizi educativi perla prima infanzia e socio sanitari, messi a disposizionedagli Enti Locali competenti, consente di attuare percorsi direinserimento e recupero sociale delle donne tramite progettidi istruzione, formazione, accompagnamento al lavoro emediazione linguistico culturale”.

Proprio questo ultimo punto, ha aggiunto la Cancellieri inaudizione, ”appare di particolare rilevanza, data lapresenza percentualmente consistente di detenute straniereall’interno dell’insieme di detenute con prole al seguito”.

In molti istituti sono, infatti, presenti, ha riferito ancorail ministro, servizi di mediazione linguistico culturale,finanziati da Enti Locali o da dal terzo settore, comunque aldi fuori degli ordinari capitoli di bilanciodell’Amministrazione. ”La situazione economica attuale, conla decurtazione dei fondi sia alle amministrazione centraliche agli Enti locali e’ probabile – non si e’ nascosta ilministro – che conduca ad una contrazione di tali servizi cheappaiono fondamentali nella gestione della popolazionedetenuta straniera”.

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